U.D. Carteggio
Pindemonte, Ippolito
Lettera apografa di Lorenzo Collini [?] ad Ippolito Pindemonte
30 gennaio 1816
2 cc.
Nella lettera, scritta probabilmente dal Segretario dell'Accademia della Crusca Lorenzo Collini, viene richiesto ad Ippolito Pindemonte un esemplare dell'opera da lui presentata al Concorso del 1812, opera che era stata mandata a Parigi ed era andata perduta. L'incipit è: «Prestantissimo Signore Nell'adunanza tenuta dall'Accademia il di [sic] 26 Dicembre decorso, gli Accademici presenti manifestarono tutti il vivissimo lor desiderio». L'explicit è: «Profitto intanto di questa favorevole congiuntura segnandomi colla considerazion più distinta. Firenze Dalla Residenza dell'Accademia della Crusca Li 30 Gennajo 1816». Nel margine inferiore sinistro si legge il nome del destinatario: «Al Sig[nor]e Cav[alie]re Ippolito Pindemonte Socio Corrispondente dell'I[llustre] e R[eale] Accademia della Crusca Verona». L'opera presentata fu la tragedia "Arminio" insieme a tre Discorsi riguardanti, il primo la recitazione Scenica, e una riforma del Teatro, il Secondo l’Arminio, e la Poesia Tragica, il terzo due Lettere di Voltaire sulla Merope del Maffei, come si ricava dalla "Nota dell'Opere venute al Concorso pel Premio dell'Anno 1812", ms. del sottofascicolo n. 9 del fascicolo "Concorsi annuali - Filza 2- Dalla ripristinazione dell'Accademia all'anno 1814 (pezzo 360)" conservato nell'Archivio di Crusca.
Lorenzo Collini
Ippolito Pindemonte
Severina Parodi
Firenze
Parigi
Verona
Si tratta di 1 bifoglio, numerato modernamente a lapis nell'angolo superiore destro della prima carta con il n. 4.13. La seconda e ultima carta è bianca.
Fiammetta Fiorelli
Elisabetta Benucci