U. D. Manoscritto
"Commento alla Commedia di Dante" di Francesco da Buti
23 giugno 1858
1914
cc. 6
Le carte contengono lo spoglio del "Commento alla Commedia di Dante" di Francesco da Buti, di mano di Giovanni Tortoli. Tali carte sono intestate "Buti, Commento ec." (c. 24), "But. Comm. Dant." (cc. 25, 26 e 29) e "But. Parad." (c. 27); fa eccezione la c. 28, che è intitolata con la voce "impassibilità" e seguita da un esempio tratto dalla stessa opera. Dalla "Tavola delle abbreviature" del vol. I della quinta edizione del "Vocabolario" a p. 23 ricaviamo che l'abbreviazione "But. Comm. Dant." sta per «Commento (ovvero Lettura) di Francesco da Buti sopra la Divina Commedia di Dante Allighieri. Pisa, Nistri, 1858-62, vol. 3, in 8. Qualche rara volta ricorremmo ai testi che han servito alla stampa medesima; cioè al Laurenziano segnato 9, 204; al Magliabechiano n. 29 del palchetto I; distinguendo gli esempj con le lettere L. e M. ― Vuolsi inoltre notare, che non essendo ancora venuto in luce il tomo terzo quando fu cominciata la stampa del Vocabolario, fu ritenuta nelle prime citazioni l'abbreviatura "But. Comm. Parad." per la cantica del "Paradiso", seguendo la lezione del testo Riccardiano, diviso in tre tomi numerati 1006, 1007, 1008; e i due numeri che accompagnano l'abbreviatura, indicano il canto e la lezione. (1) Crediamo noi pure, con gli Accademici della passata impressione, che a quest'opera convenga piuttosto il nome di Lettura, poiché l'autore stesso glielo dà nel Proemio, scrivendo: "Non so se io farò pregio d'opera scrivendo la Lettura sopra il poema del chiaro poeta Dante Allighieri fiorentino, secondo il modo e l'ordine che per me si lesse pubblicamente nella città di Pisa". È poi noto, che Francesco da Buti compiè la sua opera il dì 11 di giugno dell'anno 1385».
Dante
Francesco da Buti
Giovanni Tortoli
Fiammetta Fiorelli
Dante Allighieri
Pisa
Le carte, sciolte, sono state numerate modernamente a lapis nell'angolo superiore destro con i nn. da 24 a 29.
Fiammetta Fiorelli
Elisabetta Benucci