U.D. Carteggio
De Angelis, Luigi
Lettera di Luigi De Angelis a [Giovan Battista Zannoni]
26 agosto 1829
4 cc.
De Angelis riepiloga le vicende relative all’edizione del famoso codice in volgare toscano dell’Eneide di Virgilio, redatto sin dal secolo XIII dal senese Ciampolo di Meo degli Ugurgieri e fatto acquistare tre anni prima dallo stesso De Angelis alla Pubblica Biblioteca [di Siena]. Lo scrivente ricorda come il codice fosse stato poi copiato dal senese [Uberto] Benvoglienti, che aveva tenuto a riguardo un interessante carteggio con Anton Maria Salvini, Salvino Salvini, Apostolo Zeno ed altri letterati del tempo. Si sottolinea che questa corrispondenza risulta conservata presso la Biblioteca senese ed è stata copiata dal mittente medesimo, che rammenta di aver avviato uno scambio epistolare con il Massaio Francesco Del Furia per giungere alla desiderata pubblicazione del codice da parte dell’Accademia. Considerate le difficoltà per l’invio alla Crusca dei codici originali dalla biblioteca, rievoca nel contempo di aver proposto al Massaio la spedizione all’Accademia di una bella copia del codice con caratteri maggiormente intelligibili. De Angelis scrive di pregare il Del Furia affinché faccia avere al Zannoni una lettera precedentemente inviata allo stesso Massaio per mostrare la grafia del redattore proposto per la copia suddetta, ricordando che quest’ultimo l’avrebbe realizzata per una cifra intorno ai quattro o cinque zecchini. Informa poi di essere ancora in attesa di una risposta in merito alla proposta fatta al del Furia di porre il carteggio del Benvoglienti come preambolo nella pubblicazione. De Angelis si congeda precisando come il suo unico scopo sia ottenere il lustro della lingua toscana, della rispettabilissima Accademia della Crusca ed il merito della città senese che ha dato i natali al traduttore dell’Eneide.
Luigi De Angelis
Giovan Battista Zannoni
Ciampolo di Meo degli Ugurgieri
Uberto Benvoglienti
Anton Maria Salvini
Salvino Salvini
Apostolo Zeno
Francesco Del Furia
Siena
Simone Lisi
Elisabetta Benucci