U.D. Carteggio
Imperiale e Reale Accademia della Crusca
Paravia, Pier Alessandro
49bis. Lettera di Pier Alessandro Paravia all'Imperiale e Reale Accademia della Crusca
4 agosto 1826
2 cc.
Paravia trasmette in dono all’Accademia due libriccini legati, frutto dei suoi vari studi giovanili, nel corso dei quali non ha voluto dimenticare quello «principalissimo» della lingua. L’operetta non viene inviata perché considerata una gran cosa ma in quanto diretta a correggere alcuni passaggi del grande Vocabolario della Crusca o accrescerlo di qualche nuova voce. Pertanto il mittente dice di voler dedicare queste sue piccole fatiche alla Crusca, che alla riforma del Vocabolario lavora da tempo e con tanta gloria. Il suo è quindi un tributo da intendersi al pari di quello di un giardiniere che offre una fascetta di fiori al padrone del giardino. Per questo il mittente dichiara che si riterrà fortunato se l’Accademia vorrà gradire la sua offerta con un riscontro, in modo da rincuorarlo nel coltivare questi suoi studi, per cui sarebbe glorioso riconoscersi debitore alla Crusca nel caso in cui arrivasse mai a valere qualcosa.
Il testo della lettera è seguito – nella carta successiva – da una bozza di risposta di mano dello Zannoni. Si comunica che l’Accademia applaude sempre coloro i quali si impegnano ad accrescere e correggere il Vocabolario, perché le loro utili fatiche agevolano il suo compito. Si ringrazia e si esprime perciò gioia per la ricezione dell’opera, esternando anche il desiderio che l’autore non abbandoni la sua bella impresa.
Pier Alessandro Paravia
Venezia
Simone Lisi
Elisabetta Benucci