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Scheda di archivio


Collocazione


Livello di descrizione

U. D. Manoscritto

Autore

Franca Brambilla Ageno

Titolo (incipit)

Schede, Salviati, proverbi

Data Iniziale

1954

Data Finale

1983

Consistenza

932 cc.

Contenuto

Pacchetto di 932 schede, numerate a lapis, contenenti proverbi e modi di dire presenti nelle opere di Salviati. Qui di seguito si riporta qualche esempio significativo:

c. 1 – Lista di proverbi:
Al mal della cacaiuola non vale il culo strignere, Salv., 2;
Al bel tempo sa ir ognuno, 4;
Alla china ogni stronzol rovina, 4;
A nessun confortatore dolse mai la testa, 7;
Al carneval si conosce chi ha la gallina grassa, 8;
A nessuno sguazzatore mancò mai roba, 13;
A chi Dio vuol mal gli toglié il senno, 13 (Gio. Vill.);
A chi Cristo vuol mal le capre il cozzano, 13;
A chi Cristo la manda, san Piero la benedice, 13;
A carne di lupo, zanne di cane, 13;
Alla nave rotta ogni vento l’è contrario, 13;
Asin bianco ti va al mulino, 14;
Amor fa gli effetti che fa’l tartufo. ‘A giovani fa ‘rizzar la coda, e a’vecchi tirar corregge’, 14;
Bocca baciata non perde ventura, anzi rinnuova come fa la luna, 12;
Ben è frutta acerba e dura quella che’l tempo non matura, 22;
Barattiere o cavaliere, 24 (seconda m.);
Chi ha paura di passere, non semini panico, 28;
Chi spicca lo’mpiccato, lo’mpiccato impicca lui, 28;
Chi si gratta, rogna accatta, 29;
Chi vuol onor, vada a giostrare, 37;
Chi ha cervelliera di vetro, non vada a battaglia di sassi, 59;
Chi s’impaccia con fanciulli, fanciul si ritruova, 61;
Chi tosto erra a bell’agio si pente, 61;
Chi s’appella la mala novella, 67;
Delle pecore annoverate mangia il lupo, 82;
Digliele e lascia fare al diavolo, 82;
Dottore ignorante è come la necessità, 85;
Dio mi guardi da recipe di medici e cetere di notai, 90;
Dio mi guardi da persona deliberata, 90;
Del poco si gode e dell’assai si tribola, 92;
Del poco un poco, 92;
Del campo ha uscir la fossa, 92;
Dammi del pane e chiamami cane, 94 (seconda m.);
E’ non hanno a patire i ghiotti per gli avari, 102;
Egli erra il prete all’altare, 105;
E’ cade un caval c’ha quattro gambe, 106;
Egli è mal sordo chi non vuole udire, 107;
Egli è differenza dagli uomini agli orciuoli, 107;
E’ si dà l’ufizio, e non la discrezione, 110;
E’ ne va talora prima l’agnel che la pecora, 111;
Fave e fagiuoli, ognun faccia i fatti suoi, 119;
Fammi di voi e dammi di tu, 127;
Ginocchia d’uomo, cul di donna e naso di cane non si riscaldaron mai, 139;
Grande e grossa mi faccia Dio, ché bionda e rossa mi faccio io, 140;
Guerra di Papa, o la piscia o la caca, 140; Grasso piattello e magro testamento, 140.

c. 2 – Spiegazioni di Franca Ageno riguardo al volume “Proverbi e frasi proverbiali toscane di mano di Leonardo Salviati”:
Cart., cm 21x14, cc. 287, di cui 13 in principio (tranne una), 12 in fine e molte in mezzo bianche. Una numerazione per pagine, fatta dal Salviati stesso nell’angolo esterno del margine superiore, non tien conto delle carte bianche in principio e in fine, e ne salta molte bianche in mezzo, cosicché giunge solo al 335. La seconda carta contiene sul recto alcune aggiunte di Gianfilippo Magnanini. Sul verso dell’ultima è scarabocchiato: Tassoni F. La rilegatura è in semplice pergamena. I proverbi e le frasi proverbiali sono disposti in ordine alfabetico non rigoroso e le pagine bianche sono state lasciate per aggiunte alla fine di ogni lettera. Le frasi non portano generalmente spiegazione, tranne alcune, cui essa è stata aggiunta in carattere più piccolo nello spazio appositamente lasciato libero. L’inchiostro ha dovunque, ma soprattutto in principio, danneggiato, e qua e là bucato la carta (ma ciò non accade per le spiegazioni, aggiunte evidentemente in un secondo tempo e con inchiostro diverso). Il Magnanini aggiunse a sua volta spiegazioni e frasi, che portano il riferimento all’Ercolano del Varchi e alla Crusca, e di cui quindi non si tien conto. Si trascrivono tutte le frasi proverbiali accompagnate da spiegazione. Di quelle prive di spiegazione si tien conto ove il senso risulti chiaro e la citazione riesca utile ai fini della datazione. Sigla Salv. + numero della pagina’.

Nomi

Leonardo Salviati
Giovanni Villani
Franca Ageno
Gianfilippo Magnanini
Tassoni F.
Benedetto Varchi

Ordinamento

Le carte sono state numerate a lapis da 1 a 932.

Scheda a cura di

Caterina Canneti

Revisione a cura di

Elisabetta Benucci