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Scheda di archivio


Collocazione


Livello di descrizione

U. D. Manoscritto

Autore

Franca Brambilla Ageno

Titolo (incipit)

Appunti sul senese (Pulci e Suardi)

Data Iniziale

1935

Data Finale

1995

Consistenza

17 cc.

Contenuto

Nella cartellina con intestazione “Senese”, sono presenti alcune carte sciolte con appunti di studio. Si forniscono qui di seguito alcuni esempi significativi:

c. 12 – Testo, “Sonetto di Luigi Pulci in lingua sanese” – segue la spiegazione di alcuni termini:
impeschiata, propiam. ‘apertura chiusa da graticola lavorata’, da peschio, ‘chiavistello’; me’, mei ‘mezzo’ (anche nel senso di ‘presso’?); politia ‘polizza’, ‘ricevuta’; scontrinato ‘scrutinato’, v sen. E aquil.; marzoccone da marzocco ‘figura scolpita di leone sedente’ e scherz. ‘macchia’, ‘frittella’.

c. 13 – Testo, “Sonetto di Luigi Pulci in lingua sanese” – si notino alcuni appunti linguistici a margine relativi ad alcuni termini del componimento:
Malitiato: malizioso, astuto, cfr. ammaliziato.
Cianfardon: cianfarda ‘donna disonesta’, da termine di gloss. Collegato col francese garabullare forse da gabellare ‘crivellare’, ‘gingillarsi’?
Imbringaiuolo: catino di legno, bacino, Redi ‘piatto grande’.
Inguadiata: ‘fidanzata’ DEI (a. sen.)
Ligrittier: fr. Regrattier dal franc. krattôn ‘grattare’.
Descarello: cofano; chiavistello; deschetto.
Buffitello: […] buffetus ‘piccolo armadio’ Ven. 1278.

c. 14bis – Schema autografo di Franca Brambilla Ageno, probabilmente per uno studio o per una lezione. Si riportano qui i punti da lei individuati:
I. Dialetto come lingua letteraria alle origini
Inesistenza di una koiné
Adozione di un dialetto per un determinato genere letterario
II. Parodia dialettale
Il son. attribuito a Lapo Gianni
La canzone del Castra
I sonetti milanesi di Benedetto Dei
I sonetto romaneschi del Burchiello
III. L’impiego riflesso ed espressionistico del dialetto
La canzone di Auliver

c. 15 – Nell’agosto del 1464 Giovan Francesco Suardi, gentiluomo mantovano, si trovava al Bagno di Avignone, oggi Bagno Vignoni presso Siena, insieme col suo discepolo Giovan Francesco Gonzaga, figlio del marchese Lodovico. A ricordo di tale soggiorno ci restano due sonetti, trascritti nel cod. della Comunale di Mantova segnato 72 (A. III. 8), che contiene appunto la produzione poetica del Suardi. A parte i riferimenti all’oziosa vita che si conduceva al Bagno (motivo quasi proverbiale nella letteratura tre e quattrocentesca), vi è un debole tentativo d’introdurre qualche vocabolo senese.

c. 17 – Note riguardanti il testo “Al Bagno di Avignone da Siena” di Giovan Francesco Suardi:
Suardi I
10. il megiaiolo ‘il mezzadro’
14. piecigaiolo ‘salumiere’
Suardi II
6. carcare, scoccare, traboccare: termini di giuoco?
7. si tra’: si tira, si buttano i dadi, si giuoca quando viene il proprio turno.
Trarre per l’osso: giocare agli aliossi, con l’osso del tallone dell’agnello.
A sette e sei: sella: ludus de septem: sarebbe un giuoco di carte; anche oggi nella bazzica c’è un giuoco dei sette punti.
A l’oca: Sella: ludus oche: giuoco di dadi (sec. XVI secondo il Sella; il DEI dà erroneamente sec. XVII: qui si ha una retrodatazione).
8. a sozzo: Sella: ludus ad sozzum, giuoco di dadi simile alla zara; vince chi fa più punti.

c. 19 - Note riguardanti il testo “Il primo dei due sonetti «in lingua sanese» di Luigi Pulci:
impeschiata: da peschio ‘chiavistello’: ‘armadio chiuso da grata lavorata’ [da pesculum del lat. Tardo per pessulum, grec.]
Galgano: nome senese; cfr. San Galgano, chiesa romanica ora in rovina.
Me’, mei: mezzo, presso
Giangia: ipocoristico di Angelo.
Lello: ipocoristico di Angiolello e di altri nomi terminanti in –ello.
Filonciato: ‘fidanzato’: nome augurale? Cfr. Fidanza fra i nomi di Montaperti.
Scontri nato: ‘scrutinato’; pocciosi ‘larghi’; allusione ironica alla pretesa di Siena di avere uno sbocco al mare? Talamone.
Marzoccone: da marzocco [da Martius perché attribuito al leone che aveva sostituito la statua di Marte nel 1333?], ‘figura scolpita di leone sedente’, ‘macchia’, ‘frittella’; quindi il senso sarebbe ‘quel frittellone’.
Posciaio: terzo suono della campana del vespro.
Maracone: ‘orco’ collegato con marachella, dall’ebr.
Mecheroccio, da Meco, contrazione di Menico, cfr. cogn. Mècher - Beca.

c. 25 – G. Fatini, Vocabolario Amiatino, Firenze, Barbera, 1953
Impeschia: chiudere col pèschio, mettere il paletto alla porta.
Marracone: orco (marroca, a seconda dei luoghi, calabrone, piattola, donna scura e brutta, moglie dell’Orco, befana).
Meco, Domenico.
Mechetta, Domenica.
Ciocciu, latte, voce fanciullesca.
Cióce, carezze ai bambini.
Ciócio, agg. smorfioso; carino, grazioso.
Bacòca, albicocca.
Cròcio, arrostito; crociò, crogia arrostire.
Mànfano, tappo di legno che serve a otturare il fondo del tino, cocchiume; T-B, DEI: bastone maggiore del coreggiato, cioè quello che è tenuto in mano dal battitore.

c. 26 – M. Orlando, Raccorciature di nomi e cognomi, ID VIII (1932), 1-54; IX (1933), 65-135.
Bertoccio: registra Bertozzi come cognome tosc., VIII 51.
Giangia: da Giangio come raccorciatura di Angelo (assimilaz. consonantica regressiva transultoria), VIII 31, e rimanda a Fanfani, Voc. dell’uso tosc., Fir., 1863, p. 623 sgg., Nomi propri contratti.
Gorcio: registra il cognome Gozzi, da Ugorzo con aferesi, VIII 40.
Lello: da Raffaello, VIII 29 e 40 n., o da Gabriello, IX 66n. Rimanda a G. Fumagalli, Dizionario dei nomi propri italiani di persone, Genova, 1901, p. 152.
Mecheroccio: Meco (e Beco per scambio di m- con b-, VIII 35) è sincope di Menico, VIII 32 e 42. Tra i cognomi derivati, Mécheri, VIII 52.

Nomi

Luigi Pulci
Franca Brambilla Ageno
Lapo Gianni
Benedetto Dei
Burchiello
Giovan Francesco Suardi
Giovan Francesco Gonzaga
Lodovico Gonzaga
Giuseppe Fatini
M. Orlando
Fanfani
G. Fumagalli

Luoghi

Bagno Vignoni
Siena
Mantova
Firenze
Genova

Ordinamento

Le carte sono numerate a lapis da 10 a 27.

Scheda a cura di

Caterina Canneti

Revisione a cura di

Elisabetta Benucci