U. D. Manoscritto
Bellacchi, Giacomo
N. 14. "Conocchia" e "conoidale"
25 dicembre 1875
2 cc.
La risposta al quesito sulla voce "conocchia" è esposta in forma di lettera dal matematico Giacomo Bellacchi a un "Gentilissimo Amico" del quale non fa il nome ed è corredata di disegni esplicativi a penna. Bellacchi ricorda che Galileo Galilei usava la voce "conocchia" nel senso di 'ordigno meccanico', forse una specie di argano, ovvero quei rocchetti d'ingranaggio che trasmettono il movimento. Tale voce non è più utilizzata. Passa poi alla voce "conoidale", che gli antichi geometri intendevano per "quei solidi di forma rotonda aventi per basi un'ellisse e che sempre restringono dalla base alla cima" e che si distinguono in "conoidali parabolici" e "conoidali iperbolici".
Giacomo Bellacchi
Galileo Galilei
Si tratta di 2 cc. non numerate.
Fiammetta Fiorelli
Elisabetta Benucci