U. D. Manoscritto
Bini, Giuseppe
N. 27. "Conversione" (termine astronomico)
10 dicembre 1876
2 cc. più 2 cc. allegate
La risposta al quesito sul significato della voce "conversione" come termine astronomico è esposta in forma di lettera dall'Accademico Giuseppe Bini probabilmente al collega Accademico Pietro Dazzi. Bini afferma che la voce "conversione" significa "la rivoluzione del sole attorno alla terra, conforme il sistema di Tolomeo, compresovi il suo trasferirsi da un tropico all'altro"; riporta i tre casi proposti dal Dazzi, dove è citata la parola “conversione”, contenuti nelle 2 cc. allegate:
1. "mezzana conversione": in "Della Historia Veneziana di m. Pietro Bembo", Venezia, 1552, c. 73; si deve intendere "la metà del corpo del sole, cioè quando traversa l'equatore, che è il punto di mezzo fra i due tropici, i quali sono i punti estremi del suo corpo umano".
2. “conversione”: in "Della "Historia Veneziana di m. Pietro Bembo", Venezia, 1552, c. 75, quando si parla di Città del Messico che è vicina al tropico del cancro "quasi alla conversione posto"; in questo caso si deve intendere: "posto vicino al tropico di cancro, punto in cui il sole ritorna indietro".
3. “conversioni”: in “Odissea d'Omero tradotta dall'original greco in versi sciolti", Firenze, 1723, libro XV, p. 322, nel brano: "Alcuna isola Siria s'appella (se forse l'udisti) là di sopra Ortigia, U' le conversion sono del Sole". In questo caso "Le conversion sono del sole" "si potrà riferire a qualche fenomeno locale causato dall'altezza dei monti, onde più presto del solito avviene il tramonto del sole".
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