U. D. Manoscritto
Merlo, Francesco
N. 159. "Finito" (termine matematico)
27 gennaio [1889]
12 cc.
Il matematico Francesco Merlo (più avanti nel 1895 sarà nominato accademico) comunica agli Accademici della Crusca riguardo alla voce "finito" come termine di matematica le seguenti definizioni corredate da esempi d'autore:
1. "Finito vale anche Che ha limite o termine, Contenuto dentro limiti, termini, confini; Limitato, Terminato: detto di corpo o di sue qualità o appartenenze materiali. Ed è Termine più che altro dei Filosofi, contrario d'Infinito";
2. "E riferito a spazio di tempo e a moto, vale Che ha principio e fine, Che ha durata limitata. Ed è pure contrario d'Infinito; e talora anche d'Infinitesimo [corretto poi in] Infinitamente piccolo".
3. "E più generalmente, presso i Matematici, detto di numero e di grandezza quale che sia o quantità, vale Di cui posson pensarsi o assegnarsi quante altre grandezze o quantità si vogliano maggiori, e pur quante se ne vogliano minori. Ed è contrario d'Infinito e d'Infinitesimo o infinitamente piccolo";
4. "Trovasi detto anche di formula ed equazione, per Che [sic] è composto di sole quantità finite, Non contenente differenziali"
5. "E pur nel linguaggio dei Matematici, aggiunto di differenza, significa La variazione che riceve una funzione allorchè la variabile o le variabili si aumentano di quantità finita; onde Calcolo diretto e inverso delle Differenze finite, o semplicemente delle Differenze, è Quello che ha per obietto la ricerca e le proprietà delle Differenze, e inversamente la ricerca delle funzioni onde esse Differenze derivano".
Gli esempi sono tratti da autori, quali, in ordine alfabetico, Maria Gaetana Agnesi, Galileo Galilei, Guido Grandi, Sforza Pallavicino, Alessandro Piccolomini, Vincenzio Riccati, S. Agostino ed Evangelista Torricelli.
Francesco Merlo
I[sidoro] Del Lungo
Maria Gaetana Agnesi
Galileo Galilei
Guido Grandi
Sforza Pallavicino
Alessandro Piccolomini
Vincenzio Riccati
S. Agostino
Evangelista Torricelli
Si tratta di 2 cartelle, inserite una dentro l'altra, che conservano 12 carte. Di Queste ultime, le prime, sono numerate a penna per pagina con i nn. da 1 a 5.
Fiammetta Fiorelli
Elisabetta Benucci