U. D. Manoscritto
Lasinio, Fausto
3. "Dabbuddà" e "Dàremo"
22 dicembre 1878
23 dicembre 1878
2 cc.
La risposta al quesito sulle voci "dabbuddà" e "dàremo" è esposta in forma di lettera dall'Accademico corrispondente Fausto Lasinio all'Accademico Pietro Dazzi. Il giorno 22 dicembre Lasinio premette che "dabdăbá e "dabdâb" in arabo sono voci onomatopeiche che significano una specie di timpano o tamburo e valgono pure schiamazzo, rumore. Il giorno 23 dicembre lo stesso Lasinio riferisce che "dàremo" è una moneta arabica d'argento e che la forma italiana "daremo" deriva dall'arabo "darhem e dirhem" e non è che il greco δραχμή, cioè una moneta che corrisponde a sei oboli.
Fausto Lasinio
Pietro Dazzi
Si tratta di 2 cc. non numerate.
Fiammetta Fiorelli
Elisabetta Benucci