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Scheda di archivio


Collocazione


Livello di descrizione

Fascicolo

Titolo

fascetta 119. Vocabolario 1729-38 - Tavole

Data Iniziale

1735

Data Finale

1736

Consistenza

1 scatola di misura 150x380x285

Contenuto

La scatola, del periodo 1735-1736, contiene:
1. volume legato, manoscritto, titolato «Tavola de' Nomi degli Autori, o de' Libri citati in quest'Opera», che conserva, fra le prime carte, una carta sciolta di presentazione del volume (senza data) «Tavola delle abbreviature degli autori da' quali sono tratti gli esempi citati nel vocabolario, nella quale si dà anche conto delle stampe a tale effetto adoperate e de' possessori de' testi a penna allegati», titolo che si ritrova anche a c. 1 della numerazione antica. Si tratta di lavori riguardanti la quarta edizione del "Vocabolario" (1729-1738): la prima tavola è di mano di Andrea Alamanni (Schermito), la seconda da c. 1 a c. 199 di Rosso Antonio Martini (Ripurgato), alcune postille marginali e correzioni sono di Giovanni Bottari e di un ignoto vocabolarista.
2. «Vocabolario 1729-38. Cartelle 1-5. Tavola dell'Abbreviature (1735-36)». Contiene 5 inserti di mano di Rosso Antonio Martini, che riguardano lavori preparatori per la Tavola delle abbreviature, databili 1735-36.
3. «Vocabolario 1729-38. Cartelle 6-15. Tavola dell'Abbreviature (1735-36)». Contiene 10 inserti di mano di Rosso Antonio Martini, che riguardano la richiesta di dove si trovano certi mss., quesiti circa la stesura dell'indice della quarta edizione del "Vocabolario", ricerca di notizie intorno ai citati, una lettera autografa di Antonio Cocchi al Martini, datata 3 maggio 1736.
4. «Vocabolario 1729-38. Cartelle 16-27. Tavola dell'Abbreviature (1735-36)». Contiene 12 inserti di mano di Rosso Antonio Martini, tra cui elenchi di mss. dell'Accademia, di Pier del Nero o de' Guadagni, della Libreria de' Panciatichi, di Francesco Redi, della Libreria Riccardi, ecc.
5. «Vocabolario 1729-38. Cartella n° 28. Bozza dell'indice dei citati (1736)», di mano di Rosso Antonio Martini, con aggiunte di Andrea Alamanni.
6. «Vocabolario 1729-38. Cartella n° 29-30. Avvertimento per la tavola dei citati (1736)». Contiene 2 inserti di mano di Rosso Antonio Martini.
7. «Vocabolario 1729-38. Cartella n°31. Tavola dell'Abbreviature (1735-36)», contenente la bozza della Tavola ms., legata nel vol. LXVI, di mano di Rosso Antonio Martini.
8. «Vocabolario 1729-38. Cartella n°32. Tavola dell'Abbreviature (1735-36)». Contiene note e osservazioni sulle abbreviazioni del Vocabolario, di mano di Domenico Maria Manni (Sofferente).
9. «Vocabolario 1729-38. Cartelle nn°33-38. Tavola dell'Abbreviature (1735-36)». Contiene 6 inserti con appunti ed osservazioni varie e 2 bozze di lettere, una di Andrea Alamanni al Martini in data 23 ottobre 1736 e l'altra di risposta del Martini all'Alamanni in data 30 ottobre 1736, riguardanti osservazioni sugli indici degli autori e le abbreviature.
10. Sottofascicolo senza titolo. Contiene 1 inserto che conserva un appunto manoscritto a lapis, contemporaneo, che descrive il documento come l'elenco di libri antichi di mano di Andrea Alamanni.
11. Sottofascicolo senza titolo. Contiene 4 inserti: a. Autori Latini. b. Autori Greci. c. Elenco di abbreviatura di 3 opere. d. Elenco di alcune opere latine.









Nomi

Severina Parodi
Parodi
Andrea Alamanni
Schermito
Rosso Antonio Martini
Ripurgato
Giovanni Bottari
Antonio Cocchi
Pier del Nero
Guadagni
Francesco Redi
Domenico Maria Manni
Sofferente
Martini
Alamanni

Ordinamento

Il pezzo è collocato nell’Armadio 2, Sala Pale moderne.
La scatola moderna contiene 1 volume rilegato anticamente, e 10 cartelline moderne in cartoncino color rosso, ordinate e titolate da Severina Parodi, a parte le ultime 2 che non hanno titolo. Il volume è formato da cc. 220, di cui 20 non num., poi numerate anticamente a penna da 1 a 199, ultima carta non numerata, e 9 cc. bianche. Le cartelline contengono tutte dei mss. conservati in dei bifogli moderni di carta velina, sul verso dei quali è generalmente incollata una scheda dattiloscritta di Severina Parodi. Nelle cartelline vi sono in tutto cc. 266, di cui una buona metà numerate anticamente a penna, altre volte non numerate e qualche volta numerate modernamente a lapis.

Scheda a cura di

Fiammetta Fiorelli

Revisione a cura di

Elisabetta Benucci