U. D. Manoscritto
Michelacci, Augusto
N. 1. "Femore"
8 gennaio 1886
2 cc. più 2 cc. allegate
La risposta al quesito sulla voce "femore" è esposta dal medico Augusto Michelacci, direttore dell'Arcispedale e spedali riuniti di Firenze, all'Accademico Pietro Dazzi. Michelacci risponde:
1. non si dice "femore" per fianco;
2. la definizione di Giuseppe Manuzzi e di Niccolò Tommaseo non è esatta;
3. non si dice "femore" per coscia.
Propone alla fine la seguente definizione: "osso che nell'organismo umano può ritenersi il più lungo fra le ossa così dette lunghe e che articolandosi nella cavità cotiloide dell'ischio fra le ossa del bacino, giunge ad articolarsi con i due condili della tibia, formando con questa e con la rotula, il ginocchio, e ad un tempo la parte scheletrica della coscia".
Augusto Michelacci
Pietro Dazzi
Giuseppe Manuzzi
Niccolò Tommaseo
Si tratta di 2 cc. non numerate più 2 cc. allegate.
Fiammetta Fiorelli
Elisabetta Benucci