U. D. Manoscritto
N.I.
Seduta del 5 febbraio 1858
5 febbraio 1858
2 cc.
Il documento è intestato "Seduta del dì 5 febbraio 1858" e contiene il verbale in brutta copia di detta seduta. Si esaminarono diversi testi e si presero le seguenti decisioni:
1. "Ricord. Malesp.": da sopprimere perché va sotto "Malisp. Stor. Fior.".
2. "Rime antiche": come accennato nelle prime adunanze, si deve citare non per autori ma per la generale abbreviatura "Rim. ant." aggiungendovi l’iniziale o le iniziali degli autori. Per queste "Rime" dovrà mantenersi la stampa del 1527 perché è la prima raccolta di "Rime antiche" e poi perché ha servito alle precedenti impressioni del "Vocabolario". Sarà necessario però fare "special fondamento" sulla "Raccolta" di Palermo, alla quale verrà "in soccorso" quella di Firenze. Nel caso poi che si debba correggere la lezione di questa "Raccolta", si farà riferimento al "Manuale" dell’Accademico Vincenzio Nannucci. Per i testi a penna sarà da vedere se i due manoscritti rediani contengano rime che non sono a stampa e che si citeranno aggiungendo all’abbreviatura "Rim. ant." le iniziali "F. R." chiuse tra parentesi.
3. "Rinald. d’Aquin. Rim.": da mettere sotto "Rim. ant.".
4. "Rinier. o Ranier. da Palerm. Rim.": da mettere sotto "Rim. ant.".
5. "Roll. Annot. Rim. burl.": da rigettare perché le annotazioni non devono "far testo di lingua, eccettuato quelle del Salvini al Buonarroti e al Lippi".
6. "Rom. Bert. Rim.": da mettere sotto "Bertini Romolo".
7. "Rossell. d’Arezz. Son.": si osservò che sarebbe tornato "più comodo il citare gli scrittori burchellieschi e berneschi sotto l’abbreviatura delle respettive Raccolte", aggiungendovi l’iniziale o le iniziali dell’autore, come per "Rim. ant.".
8. "Ross. B. Spogl.": la Deputazione si domandò il senso di mantenere quest’abbreviazione nel caso che venissero riportate ai rispettivi autori le voci contenute in questi spogli.
9. "Ross. Adr. Son.": da mettere sotto "Rim. ant.".
10. "Rot. Poes.": da rigettare.
11. "Rucell. Or. Dial.": la Deputazione si domandò se era necessario citarli ora sotto "Dial." ora sotto i titoli delle materie in cui li divise l’autore. "Come pure sarà da vedersi se importi citare la stampa dei dialoghi pubblicati dal Moreni e dal Razzolini".
12. "Rugger. d’Amic. Rim.": da mettere sotto "Rim. ant.".
13. "Rugger. Palerm. Rim.": da mettere sotto "Rim. ant.".
14. "Rusp. Son.": se verrà accettata una comune citazione per le rime bernesche, questa citazione sarà soppressa.
15. "Rustic. Pis. Giron. Cort.": "Sotto questa abbreviatura dovrà portarsi quanto è detto sotto l’altra, ora soppressa, Giron. Cort. Volg.".
In calce sono apposte le firme nell’ordine di Giovanni Masselli, Cesare Guasti e Antonio Zannoni. Si notano correzioni e aggiunte a penna.
Ricordano Malispini
Vincenzio Nannucci
Rinaldo d’Aquino
Rinieri o Ranieri da Palermo
Salvini
Buonarroti
Lippi
Paolo Rolli
Romolo Bertini
Rossello d’Arezzo
Bastiano de’ Rossi
Adriano de’ Rossi
Bernardino Rota
Orazio Rucellai
Moreni
Razzolini
Ruggieri d’Amici
Ruggerone da Palermo
Francesco Ruspoli
Rustichello da Pisa
Giovanni Masselli
Cesare Guasti
Antonio Zannoni
Si tratta di due carte, che sono state numerate ora a lapis con i nn. 63 e 64. Sono presenti anche altre due numerazioni: una antica a penna con i nn. 28 e 28.2 e una moderna a matita rossa con i nn. 61 e 62.
Fiammetta Fiorelli
Elisabetta Benucci