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Scheda di archivio


Collocazione


Livello di descrizione

Fascicolo

Titolo

Carte Bardi - Fascicolo 15. Avino, Avolio, Ottone e Berlinghieri (p. 1643)

Data

ante 1643

Consistenza

87 cc.

Contenuto

Il fascicolo del periodo ante 1643 contiene: inserto 1: i primi cinque canti del poema di Avino, Avolio, Ottone e Berlinghieri di mano di Piero de' Bardi (Trito) con titolo, tavola dei personaggi, correzioni, varianti marginali, e frammenti di canzoni (c. 2) di mano probabilmente di Francesco Martelli, la cui firma compare a c. 59; inserto 2: schema della trama del canto 6° e alcune indicazioni «per riempire in sul principio del 7.mo Canto»; inserto 3: frammento autografo di una canzone di Piero de' Bardi, senza titolo e data.

Nomi

Bardi
Severina Parodi
Fil. Papini
Piero de' Bardi
Trito
Francesco Martelli

Luoghi

Firenze

Ordinamento

Il fascicolo, di costituzione recente (il riordino delle carte è stato condotto da Severina Parodi intorno agli anni '70 del sec. XX), è individuato da una cartellina di cartoncino che contiene 3 inserti denominati «Fascicoli» («Fasc. 15», «Fasc. 15.2», «Fasc. 15.3»). Le carte antiche contenute nel fascicolo sono state raccolte e conservate in bifogli di guardia recenti: ciascuna carta di guardia reca sul recto del foglio anteriore un'intestazione dattiloscritta; sul verso è stata incollata una scheda dattiloscritta stesa da Severina Parodi nella quale si contiene una descrizione fisica e del contenuto del documento (titolo, data, incipit, explicit, autore, consistenza e stato di conservazione). Nell'insieme vi sono cc. 87 numerate modernamente a lapis, a parte 3 non numerate; sono bianche le cc. 3, 14, 24, 25, 38, 39, 52, 53, 63-82 e le 3 cc. non numerate. Un precedente riordino di queste carte antiche era stato condotto nella prima metà del sec. XVIII dall'Accademico Andrea Alamanni (Schermito), riordino che è stato poi cambiato dalla Parodi che ha voluto dividere le unità documentarie in ben 3 fascicoli, anzichè soli 2, come doveva essere in origine, visto il titolo dato dall'Alamanni alla prima carta di guardia, che doveva racchiudere tutti i canti (5, 6 e 7) del poema "Avino, Avolio, Ottone e Berlinghieri".

Scheda a cura di

Giulia Stanchina

Revisione a cura di

Elisabetta Benucci