SottoFascicolo
3/E.
6 marzo 1888
11 luglio 1896
Minuta di una lettera del Vicchi datata 23 settembre 1888 al principe Sciarra, dove si registra una polemica tra i due che il Vicchi dice voler troncare almeno per via epistolare; Lettera del Raimondi su carta del Ministero dell’Istruzione dell’11 luglio 1896, mentre Vicchi era ispettore in Abruzzo: si tratta di una bella lettera dove la descrizione di un viaggio in Ungheria è occasione per considerazioni sul patriottismo, chiudendo con l’annuncio di un prossimo viaggio a Stoccolma; minute di lettere del Vicchi come ispettore scolastico, del 7 febbraio 1893 e del 15 dello stesso anno (all’ambasciatore d’Italia); Lettera al Vicchi da Torino [15 aprile] 93, a firma illeggibile, dove si parla delle traversie del patrimonio Borghese, che interessa al Vicchi come loro creditore; bigliettino del vescovo di Faenza Gioacchino Cantagalli, datato 25 luglio 1893, che vuol comprare l’ultima opera del Vicchi. Sulla busta vi sono delle considerazioni molto salaci del Vicchi sul vescovo e sul suo agire furbo; appunto autografo del Vicchi in cui dice di aver scritto a Behaine con cui c’è stato uno scambio reciproco di volumi, 24 marzo 1893; minuta di una lettera del Vicchi a Ziegler, Zurigo 3 ottobre 1892, in cui chiede una traduzione di un ’opera di 150 pagine in 50 giorni; comunicazione del provveditore agli studi di Ravenna, datata 7 aprile 1894 con la quale si trasmette al Vicchi il diploma con la nomina a “officier de l’instruction pubblique” di Francia; Comunicazione del Ministero dell’Istruzione Pubblica [Scipione] Ronchetti che rende noto il giudizio negativo della Giunta del consiglio superiore di pubblica istruzione; lettera dell’ambasciatore francese Billot su carta intestata , Roma, 3 giugno 1893,con un riconoscimento della Repubblica francese da parte del console, che dice di non aver nulla in contrario a conferirgli una distinzione accademica; lettera al Vicchi del cardinale Mariano Rampolla, datata Roma 8 giugno 1893, che lo informa di aver consegnato al santo padre una copia del Libro “Les Francais a Rome pendant la Convenction”; nota di volumi dati a rilegare dal Vicchi, datata 6 marzo 1888, dove quelli espunti con matita blu sono stati già rilegati e restituiti al proprietario; lettera di Manalli, s.d. e diretta all’abate Giuseppe Manuzzi, in casa Arrighi Borgo Ognissanti dirimpetto a palazzo Fossombroni, s.d.; copie di due lettere del Vicchi una del 16 marzo 1892 e una del 30 in cui si chiede conto di alcune ricerche bibliografiche e dei loro risultati, nell’imminenza della pubblicazione di un volume; foglio con data 20-21 maggio 1888 “Qui entro si trova la Risposta ad un colloquio e ad una lettera in cui proponevano al principe Borghese di prestarmi per due anni lire 25.000 per potere fare io un contratto col Don Chisciotte”, dove si allude evidentemente a un fascicolo archivistico smembrato e non più esistente; minuta di una lettera del Vicchi “al conte di Parigi e al conte di Haussonville”, Fusignano 12 febbraio 1893, ella quale dà avviso della stampa del volume i “Francesi in Italia durante la convenzione”; Foglio in cui è presente un segno di integrazione: “Grün, Rolland, Renaudin, Brussel, Castellan, Levesque, Haussez, Rochére, Vernes d’Arlandes e d’altri non pochi francesi”.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci