Fascicolo
2. "Guasti Cesare 2"
17 novembre 1842
29 maggio 1845
Il fascicolo, intestato originariamente "Guasti Cesare 2", contiene: 1, Foglio dattiloscritto riassuntivo del contenuto del fascicolo: riferimenti a un’opera del Bembo sulla vita di Guidubaldo d’Urbino, con richiesta d’informazioni sull’attribuzione del governo della famiglia dal Pandolfini all’Alberti. Lo stesso foglio contiene regesti da lettere del 12 dicembre 1843, del 3 febbraio 1844, del 4 aprile 1843, del 21 marzo 1849 e del 20 maggio 1847; 2, (vecchia num. 54) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 12 dicembre 1843, con riferimenti all’opera del Bembo su Guidubaldo della Rovere; 3, (vecchia num. 56) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 8 gennaio 1844, ancora con riferimenti al Bembo e alla vita di Guidubaldo; 4, (vecchia num. 57) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 3 febbraio 1844, “anche la censura porta de’ perditempi”, in riferimento alla stampa delle lettere del Cesari; 5, (vecchia num. 66) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 6 maggio 1844; 6, (vecchia num. 68) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 11 maggio 1844, dove Guasti annuncia l’invio della bibliografia appena terminata invitandolo a esaminarla, mentre chiede per conto terzi una “Vita di Eustachio”; 7, (vecchia num. 69) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 2 settembre 1844; 8, (vecchia num. 55) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 5 gennaio 1844, “Ho qui un ragazzino che mi copia gli Opuscoli del Cesari non potuti avere altro che in prestito”, nota che “a compire il tomo degli Opuscoli” manca solo la “lettera a Filemone”; 9, (vecchia num. 36) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 17 novembre 1842, dove si fa riferimento al cod. 521 “della Libreria del Santo di Padova”, che “contiene alquanti opuscoli latini di un certo Ugo da Prato, che dev’esser senz’altro il nostro Panziera”; chiede autografi di uomini illustri, che in parte ha già raccolti. Ne desidererebbe in particolare del Giordani; 10, (vecchia num. 31) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 23 gennaio 1843, dove lo ringrazia per avergli ceduto l’esemplare del “Fiore”; 11, (vecchia num. 39) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 27 maggio 1843, con scambio di informazioni riguardo a letture dubbie ed eventuali emendazioni del 7. capitolo del “Fiore” assieme alla lista analitica degli interventi correttori (“Vegga questi passi che il Padre Cesari non rassetta nulla”); 12, (vecchia num. 26) Cesare Guasti al Manuzzi, in Borgo Ognissanti, Prato 29 maggio 1845, con riferimenti alla cura dell’edizione delle lettere del Cesari, curata dal Manuzzi. Chiede ancora l’esemplare del “Tobiuolo del Poggiali”; 13, (vecchia num. 33) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 16 febbraio 1843, dove dice che se scrive a Verona può richiedere una lista di volumi, di seguito specificati; 14, (vecchia num. 32) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 3 febbraio 1843; 15, (vecchia num. 35) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 21 marzo 1843, con riferimenti alla spedizione dell’opera del Panziera; 16, (vecchia num. 37) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 13 marzo 1845, con riferimenti al Pezzana, che è il corriere di cui si servono; 17, (vecchia num. 38) Cesare Guasti al Manuzzi a Firenze, Prato 10 febbraio 1844, con riferimenti a spedizioni di libri, alcuni provenienti da Verona (dal Cesari); 18, (vecchia num. 38 come la precedente) Cesare Guasti al Manuzzi a Firenze, Prato 4 aprile 1843; 19, (vecchia num. 42) Cesare Guasti al Manuzzi a Firenze, Prato 25 giugno 1843; 20, (vecchia num. 40) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 9 giugno 1843, considerazioni sul “tomo 7mo del Fiore”; 21, (vecchia num. 41) Cesare Guasti al Manuzzi a Borgo Ognissanti, Prato 15 giugno 1843, con riferimenti a un’iscrizione proposta dal Manuzzi e accettata con lievi modifiche; 22, (vecchia num. 42/2) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 25 luglio 1843, con riferimenti alla stampa di opere del Cesari.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci