Fascicolo
19. "Borgnana C[arlo]"
2 marzo 1850
6 marzo 1852
Il fascicolo, intestato originariamente “Borgnana C”, contiene 12 lettere indirizzate a Giuseppe Manuzzi relative alla ricerca di finanziamenti circa il suo vocabolario della lingua italiana: A, Breve testo dattiloscritto col regesto della lettera del 14 luglio 1850 [vd. più oltre], dove Borgnana ricerca opere di Ovidio, Giovenale, Tacito e altri classici, stampati a Amsterdam; 1, Lettera di Borgnana al Manuzzi, 2 marzo 1850, con appuntamento per recarsi insieme, l’indomani, dal Vettori; 2, Lettera di Borgnana al Manuzzi, Roma 16 marzo 1850, con auguri per l’onomastico; 3, Lettera di Borgnana al Manuzzi, Roma 14 luglio 1850, in cui gli chiede se può trovargli, e a che prezzo, le opere di Virgilio, Tacito, Sallustio, Ovidio Giovenale, Giulio Cesare in 16° stampate a Amsterdam; 4, Lettera di Borgnana al Manuzzi, Roma 20 luglio 1850, in cui lo rassicura che nel magazzino commerciale è conservata una “buona quantità di carta priva di destinazione”; 5, Lettera di Borgnana al Manuzzi, Roma 16 agosto 1850, dove Borgnana dà notizie del “nostro Arronchi”; 6, Lettera di Borgnana al Manuzzi, Roma 11 [gennaio] del 1851, dove riferisce che il Ministro delle finanze si è pronunciato in maniera favorevole, ma vuole che sia documentata “la utilità ed il pregio dell’opera”; chiede che gli saluti il Vettori e il Ricasoli; 7, Lettera di Borgnana al Manuzzi, Roma 1 febbraio del 1851, con ancora notizie riguardanti la ricerca di un sostegno ministeriale all’opera del Vocabolario, che sembra trovare l’approvazione del ministero di Belle Arti; 8, Lettera di Borgnana al Manuzzi, Roma 16 maggio 1851; “Dopo cento e mille andirivieni” il Proministro delle finanze sembra disposto a accogliere la proposta del Manuzzi, ma pone due condizioni: che la sua opera si stampi nella Tipografia Camerale, e che Egli doni al governo 150 copie del Vocabolario; 9, Lettera di Borgnana al Manuzzi, Roma 2 giugno 1851, dove lo informa che il Proministro delle Finanze dà la “grazia” accordando carta per la stampa di 1500 copie, e ribadisce la richiesta che il Manuzzi dia in dono al Governo 150 copie; 10, Lettera di Borgnana al Manuzzi, Roma 13 gennaio del 1852, con riferimento a lettere scritte al Vettori e al Palagi; scrive inoltre che la Tipografia camerale è egregiamente fornita di caratteri e torchi; 11, Lettera di Borgnana al Manuzzi, Roma 24 [gennaio] del 1852, ancora con riferimenti alle difficoltà di contatti con i politici. Notizie sulla salute dell’Arronchi; 12, Lettera di Borgnana al Manuzzi, Roma 6 marzo 1852, “Dopo tre mesi potei finalmente avere speciale udienza dal Sig. Pro Ministro; io lo provocava a volermi dire un bel sì, od un rotondo no, e così farla finita. Egli mi rispose che avendo il tutto preso in considerazione si era risoluto negativamente. Ecco adunque la fine di tante fatiche”.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci