Fascicolo
48. "Colleoni Giovanni"
6 febbraio 1832
2 giugno 1833
Il fascicolo, intestato originariamente "Colleoni G[iovanni]", con l’annotazione a lapis “Lettere al Manuzzi”, contiene 4 lettere di Colleoni al Manuzzi: 1, Lettera di Giovanni Colleoni al Manuzzi, Bergamo 6 febbraio 1832, dove Colleoni definisce Antonio Cesari, “ristoratore glorioso dell’Italico Idioma” e gli promette che gli manderà, come già gli avrà anticipato Pietro Cesari (nipote di Antonio), alcune lettere autografe del Cesari stesso; si prenota inoltre per l’acquisto di dieci copie dell’epistolario del Cesari, “ch’Ella divisò di pubblicare”; 2, Lettera di Giovanni Colleoni al Manuzzi, Bergamo 20 maggio 1832, dove Colleoni annuncia l’invio prossimo “di una sua opera”; 3, Lettera di Giovanni Colleoni al Manuzzi, Bergamo 4 luglio 1832: Colleoni invia al Manuzzi alcune copie delle sue opere poetiche (stampate a Milano da Ferrario), con la preghiera di farne avere una copia al Tommaseo, una al “Nic[c]olini accademico della Crusca” e una al signor Montani; chiede anche “a chi debba indirizzare un esemplare delle cose mie che presentar voglio a codesta Accademia della Crusca” e si congratula infine per “i bellissimi cenni“ della vita del Cesari scritta dal Manuzzi; 4, Lettera di Giovanni Colleoni al Manuzzi, Bergamo 2 giugno 1833, dove ringrazia per la spedizione della “bella iscrizione italiana” e del “Saggio”: “dai brani che ne ho letto io veggo assai bene ch’Ella prese un ottimo avviamento e mi tengo certo che la sua impresa veramente italiana porterà a Lei non poca gloria, a noi moltissimo utile”.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci