Fascicolo
7. Documenti miscellanei (autografi di Giuseppe Manuzzi e di altri)
30 gennaio 1832
2 dicembre 1907
Fascio di documenti miscellanei e in grave disordine conservati originariamente in una camicia intestata “Prof. Avvocato Enrico Finzi”, oggi ordinati e condizionati diversamente. Il fascicolo contiene: 1, Giuseppe Manuzzi, manoscritto autografo dell’“Elogio dell’abate Missirini di Forlì”; 2, Bozza manoscritta di un avvertimento al lettore (con chiose di mano di Manuzzi), probabilmente per la “Storia di Tobia e di Tobiolo e della cintola di M[aria] V[ergine] che si conserva in Prato, a cura di Giuseppe Manuzzi, Firenze, Stamperia All'Insegna di Dante, 1832”; incipit: “Al Benigno e discreto lettore. S’egli è vero…”; 3, Lettera di Giuseppe Manuzzi ad Antonio Cesari, molto rovinata, Firenze 30 gennaio 1832; 4, Manoscritto intitolato “Due Orazioni Accademiche Per l’Immacolata Concezione di Maria Vergine” [attribuito da Vicchi a Giuseppe Manuzzi]; 5, Manuzzi articoli per giornali; 6, Lettera di Giuseppe Manuzzi a Giovan Pietro Vieusseux, “di Casa 22 febb[rai]o [1833]” con la quale gli trasmette il testo intitolato “Corpo deposto del Prof. Giuseppe di Lorenzo Montani…” e un epigrafe per Giuseppe Montani Cremonese, da poco defunto (19 febbraio 1833); 7, “Trattato del Benvivere” - “Nota dei libretti del Benvivere”: 1 c., di mano probabilmente di Giuseppe Manuzzi, con la lista delle persone alle quali è destinata la pubblicazione “Trattato del ben vivere. Testo di lingua citato nel vocabolario della Crusca ora per la prima volta pubblicato da Giuseppe Manuzzi” (1848); 8, Trascrizione del libro segreto delle donne “testo a penna di Pier del Nero", cod. palat. e.5.4.49 (cfr. “Il libro delle segrete cose delle donne : scrittura del buon secolo della lingua allegata nel Vocabolario della Crusca / [Aldobrandino da Siena]; ora per la prima volta posta in luce dal cav. abate Giuseppe Manuzzi, Firenze, Tipografia del Vocabolario, 1863); 9, Giuseppe Manuzzi, Manoscritto autografo di 9 cc. (da noi ora numerate a lapis 1r-9r), s.d. né firma, incipit: «Io non so bene se la ragione, ovvero la esperienza…»: si tratta della stesura preparatoria con correzioni e chiose, del discorso “Quale delle due lingue italiane sia da prendere a modello […]”, pronunciato all’Accademia Colombaria il 4 dicembre 1829, pubblicato in Scritti linguistici e letterari inediti o sparsi di Giuseppe Manuzzi [..] per cura e studio di Giuseppe Guidetti, Reggio Emilia, Editrice Guidetti, 1934, pp. 41-5. 10, Foglio manoscritto, senza autore né data (probabilmente di Manuzzi); incipit: “Non aveva per anche terminato di stampare l’ultime lettere dell’Alfabeto della mia prima edizione di questo Vocabolario, quando m’accorsi che esso era tuttavia bisognoso di molti miglioramenti; 11, Copie di lettere di monsignor Giovanni della Casa a Carlo Gualteruzzi (3 documenti); 12, Copia di lettera “A Marco Egidio Forcellini Suo fratello”; 13, Iscrizioni (1. A Pietro di Gaetano Gherardi; 2. A Cinzia Baldeschi; 3. A Cinzia Baldeschi; 4. A Lazzaro Bufalini; 5. A Enrico Gosme(?) Perigino; 6. A Giovanni di Adamo Volani Sacerdote di Roveredo; 7. Foglietto con varie brevi iscrizioni; 8. Foglietto con varie brevi iscrizioni in latino); 14, Taccuino con appunti bibliografici e altre carte sempre di appunti (forse appartenenti ad Alessandro Mortara?); 15, Manoscritto “Giovanni Villani” con trascrizione di un passo di Giovanni Villani, riferito a messer Federigo di Stuffo; 16, Inserto “Donato Acciaiuoli”; bifoglio con copia di lettera “Risposta di Messer Donato Acciaiuoli a Franco Sacchetti”; 17, Manoscritto (con indici): su c. 1 r “Rime del Frescobaldi”, sul v. “Lettere del Ranalli”; 18, Manoscritto con un indice dei nomi; 19, Manoscritto con varie indicazioni fra le quali elenchi di Biblioteche italiane e una “Nota delle Dispense del Vocabolario in essere a tutt’oggi 25 gennaio 1867”; 20, Manoscritto di 10 cc., senza autore, senza data, con incipit “Universal desiderio degli uomini la felicità. Tutti amano di star bene”; 21, Giuseppe Manuzzi. Manoscritto intestato “Edizione di Verona. Ragguaglio della Meditazione dell’albero della Croce. Codice Chigi 4.IV.132”: cfr. “Meditazione sopra l'Arbore della Croce. Testo di lingua citato a penna ora nuovamente recato in pubblico dall'abate Giuseppe Manuzzi secondo un codice chigiano coll'aggiunta degli Ordinamenti della Messa altro testo non più stampato”, Firenze, Passigli, 1836; 22, Manoscritto con copie di lettere “Ad Annibal Caro” a Ravenna; 23, Lettera a firma G.B. destinata a Pietro Scanelli a Forlì, Piacenza 26 dicembre 1837, con la trascrizione, dalla Gazzetta privilegiata di Milano della “Lettera di Frate Gaudenzio al suo discepolo Bernardino chierico Milanese”; 24, Necrologia a stampa del “Professore Sauro”, estratto dalla “Gazzetta di Venezia” del 9 gennaio 1847; 25, Bifoglio, con elenco di persone (alle quali, forse, spedire opere); 26, Due carte manoscritte, s.d. (né è possibile individuare lo scrivente), intitolate “Avvertimento dell’Editore”, incipit: “L’altro è la famosa novella della Matrona eufesina fatta italiana dal p. Antonio Cesari…”, che corrisponde alla “Prefazione dell’Editore”, premessa a “Il cominciamento delle Satire e la novella della matrona Efesina di Tito Petronio Arbitro volgarizzati da L. Carrer e da A. Cesari”, edito in “Satire di Tito Petronio Arbitro / volgarizzate ed annotate da Vincenzo Lancetti; con l'aggiunta dei frammenti tradotti da Marcello Tommasini e di due saggi di un nuovo volgarizzamento di Petronio per Luigi Carrer ed Antonio Cesari”, Venezia, Giuseppe Antonelli, 1843, pp. 1855-1856; 27, Copie e appunti tratti da Codici antichi, così intitolati: 1, “L’Intemerata. Orazione alla Madonna”; 2, “Questi sono gli ordinamenti della Messa”; 3 “Nel tempo di Tiberio Cesare concio sia cosa che in tutte le parti del mondo [...]; 4, “Questa è una aringheria la quale fece Marco Iulio nel sacrato di Roma contro a Catellina”; 28, Copia della minuta della lettera (10 carte; ma forse sono autografe) di Giuseppe Manuzzi a Mario Valdrighi, 3 ottobre 1828, con annotazioni autografe dello stesso Manuzzi: lunga lettera nella quale annuncia la morte di Antonio Cesari (segue un panegirico dello stesso Cesari); 29, Copia della minuta della lettera (5 carte; ma forse sono autografe) di Giuseppe Manuzzi a un “Mio carissimo Pietro”, di Villa 27 settembre 1830: lunga lettera nella quale parla dei suoi lavori sui testi antichi; 30, Minuta di lettera, senza autore (probabilmente autografa di Manuzzi), s. l. e s.d., dove si afferma che del “Vocabolario” sta per uscire il secondo fascicolo “né andrà un mese e così che uscirà il terzo, essendo io bene innanzi nella compilazione del medesimo. Quanto alle querele che vi movono i signori libraj…”; 31, Ms. di 4 cc., incipit: “Quell'altissima divina Provvidenza che di cibo fornisce gli uccelli dell'aria”; 32, Bifoglio ms., incipit: “Non senza maravigliosa provvidenza il sommo governatore dell’universo con abbondanza di celestiale grazia elesse Voi, di tutto il mondano novero, nella Sedia Apostolica”; 33, Bifoglio, incipit del testo: “Antonio Cesari. Avviso. Sulla coperta stampata delle Odi di Orazio messe in Rime Toscane da lui, Verona, Ramanzini, 1817”; 34, Ms. di 3 carte, senza autore né data, incipit: “Leggendo io a questo dì le novelle del nostro Padre Antonio Cesari (la cui effigie voi vedete in quella nicchia), sei ne trovai che mostrano alcuni fatti della vita di S. Filippo Neri”; 35, Due bifogli ms., senza autore né data, contenenti ciascuno un’ode di Baccio del Bene; 36, Due bifogli ms., senza autore né data, con un’annotazione di Manuzzi, a tergo, “Manifesto per Testi di lingua”; incipit: “Agli amatori del bello scrivere. Savid Passigli e Socj / Le Opere de’ grandi Scrittori…”; 37, Ms. 1 carta, senza autore né data, con un’annotazione di Manuzzi, a tergo, “Manifesto pel Boccaccio”; 38, Ms. di 6 cc. di Giuseppe Manuzzi, incipit: “Ecco finalmente escono alla luce per opera mia le lettere del P. Antonio Cesari”. Si tratta della stesura in brutta copia di “Al cortese lettore. Giuseppe Manuzzi, in “Delle lettere del p. Antonio Cesari dell'oratorio : raccolte e pubblicate ora per la prima volta dall'abate Giuseppe Manuzzi”, Firenze, dalla tipografia Passigli, 1845-1846, 2 voll., I (1845), pp. n.n.; 39, Ms. di 2 cc., senza autore né data, incipit: “Agli amatori della sacra eloquenza e della lingua d'Italia. Angiolo Garinei librajo. La vita di Gesù Cristo e la sua Religione che il P. Antonio Cesari […] raccolse e distese in 106 Ragionamenti”; 40, Bifoglio manoscritto, senza autore né data, incipit: “Rime di diversi a Franco Sacchetti che stanno nel vol. 4 della Raccolta di Rime Antiche Toscane stampate in Palermo nel 1817”; 41, Due bifogli, uno copia dell’altro con lo stesso testo, senza autore né data, incipit: “Mario. Se ogni anno i grandi della terra sogliono, carissimo fratello, solennizzare con magnifiche feste […] il giorno anniversario della nascita de’ loto figliuoli…”; 42, Bifoglio, di mano di Giuseppe Manuzzi, senza data, incipit: “Estratto del Catalogo dei Codici Ginori che erano di casa Venturi compilato dal Passerini”; 43, Bifoglio, probabilmente di mano di Manuzzi, senza data, incipit: “Qui, con buona pace del Sig. Professore, noteremo due cose di sentenza alquanto opposta alla sua”(sulla epigrafia italiana); 44, Ms. (1 c.), senza autore né data, incipit: “Tiberino anno VII pag. 83. Illustrissimo Sig. presidente (Muzzarelli) […]. Sonetto”; 45, Foglio ms. di grande formato: sul recto “Genealogia di Mosse Domenico e De Boria Francesca” (sul verso del foglio molti appunti; si legge anche, a lapis, “Leone Vicchi”); 46, Carte Vicchi – documenti e lettere di Leone Vicchi e della sua famiglia; l’inserto contiene: 1, Lettera di tal Vernocchi a Leone Vicchi, s.l., s.d.; 2, Due fatture intestate ad Adele Vicchi dalla Casa di Mode Daria Arbinati, “fornitrice di S. Maestà la Regina” pagabili in Cesena e dtate rispettivamente 20 dicembre 1892 e 15 gennaio 1894; 3-4, Due Lettere di Antonio Zoli da Forlì al Vicchi provveditore agli studi (14 luglio e 19 settembre 1900); 5, Lettera di Tommaso [Fenegini] al Vicchi (?) da Faenza, 2 dicembre 1907; 6, Cartolina acquerellata diretta al cavalier Pietro Vicchi a Fusignano, 23 marzo 1902 (dal timbro postale); 7, Sette lettere di Clementina Zanucchi a Leone Vicchi: 1, 29 novembre 1902; 2, 2 dicembre s.a.; 3, 8 dicembre 1902; 4, 21 gennaio 1903; 5, 9 marzo 1903; 6, 22 novembre 1903; 7, senza data; 8, Lettera di Giulio Zaganelli a Leone Vicchi, Massa Lombarda 2 maggio 1896; 9, Due lettere di una non identificata Maria [...] a Leone Vicchi, s.l., s.d.; 10, Quattro lettere di Emanuele Vinattieri a Leone Vicchi: 19 gennaio 1902; 2, 22 gennaio 1902; 3, 19 febbraio 1902; 4, 7 maggio 1902; 11, Il Sindaco del Municipio di Faenza a Leone Vicchi, 2 marzo 1891: gli si concede di compiere il tirocinio di legge nelle “nostre Scuole Femminili”; 12, Quattro cartoline postali indirizzate a Leone Vicchi (dalle firme indecifrabili); 13, Lettera di Carlo Villa, insegnante, a Leone Vicchi come provveditore agli studi, su carta intestata del “Ginnasio di Rimini pareggiato ai Regi”, 15 luglio 1900; 14, Il Provveditore agli Studi per la provincia di Ravenna al Sig. Ispettore scolastico 3 gennaio 1895: circolare urgente dove si denuncia il cattivo operato di un maestro.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci