Fascicolo
6. "Sorio Bartolomeo"
7 gennaio 1840
18 febbraio 1844
Il fascicolo, intestato originariamente "Sorio Bartolomeo" (e vd. più oltre in questa stessa busta il fascicolo 10, anch’esso intestato “Sorio Bartolomeo”) contiene: A, Foglietto con brevi note biografiche a stampa e manoscritte su Bartolomeo Sorio, illustre filologo, storico ed editore di testi di lingua; 1, Lettera di Bartolomeo Sorio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Verona 7 gennaio 1840, con la quale invia un’opera di Paolo Zanotti e accenna a scambio di libri (vocabolario di Manuzzi e un “libro di Crusca”); 2, Lettera di Bartolomeo Sorio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Verona 1 luglio 1840, nella quale commenta le osservazioni di Manuzzi fatte all’opera di Zanotti; in particolare si sofferma sul significato dei lemmi “Calcinazione", "Censo", "Cacapensieri", "Chiusino"; menziona il vocabolario della Crusca e le dotte osservazioni dell’“Accademico Tassi nella sua prefazione alle opere di Bono Giamboni. Questo dà lume a pensare sicuramente che un solo volume manoscritto conteneva le Meditazioni, e lo Specchio di Croce”; 3, Lettera di Bartolomeo Sorio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Verona 18 febbraio 1844, nella quale chiede conferma se Manuzzi ha ricevuta la sua “Lezione Accademica a voi già da un gran pezzo mandata da leggere alla Società Colombaria”; 4, Ms. di cc. 6: “Alla società Colombaria Fiorentina. Lezione Accademia del sozio Bartolomeo Sorio p.d.o. di Verona”. Lezione Accademica del 18 febbraio 1844 con questioni filologiche che chiamano in causa Lionardo Salviati e un passo del “Decameron”.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci