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Scheda di archivio


Collocazione


Livello di descrizione

Fascicolo

Titolo

5. “Azzocchi Tommaso (5)”

Data Iniziale

14 maggio 1832

Data Finale

26 ottobre 1860

Contenuto

Il fascicolo, intestato originariamente “Azzocchi Tommaso (X)” con l’aggiunta a penna “10 lettere al Manuzzi. Presentazione del Vicchi”, contiene in realtà 9 lettere di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi, per il periodo 14 maggio 1832 - 26 ottobre 1860, più due documenti: A, Appunto di Vicchi su Tommaso Azzocchi e la sua corrispondenza; B, Foglietto su carta intestata di Giuseppe Noferi, con trascrizione parziale di una lettera al Manuzzi, del 19 febbraio 1845, e indicazione di una lettera a Pietro dal Rio; 1, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 14 maggio 1832 (già numerata 51 matita), nella quale, dopo avergli raccontato della brutta figura fatta col vescovo di Fiesole Giovan Battista Perretti, lo informa della recensione elogiativa di Muzzarelli nel “Giornale arcadico” sulla sua traduzione e delle lodi tributate, sempre dallo stesso giornale, alle poesie di tal priore Bernabò; 2, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 29 settembre 1835 (già numerata 70 a matita), nella quale, dopo aver commentato le notizie circa “cotesta tua Cavalleressa”, lo informa dettagliatamente sul suo ruolo nella “Corte del Papa […] Io sono Cappellano Segreto di Sua Santità”; 3, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 1 ottobre 1836 (già numerata 74 a matita), nella quale lo informa del suo non felice incontro con Gregorio XVI, che non ha accolto la richiesta di Manuzzi; 4, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 5 giugno 1846 (già numerata 132 a matita), nella quale gli racconta dei contatti con il nuovo pontefice Pio IX; 5, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 9 giugno 1846 (già numerata 130 a matita), dove racconta della morte del pontefice Gregorio XVI: “hanno voluto morto il più amabile dei Papi”; 6, Lettera di Tommaso Azzocchi a destinatario ignoto [forse Giuseppe Manuzzi?], Roma 10 maggio 1852 (già numerata 175 a matita), dove sottolinea che le sue “premure non hanno nessuna forza […] Ti dico questo, acciocché tu formi giusto giudizio della mia gran potenza”; 7, Lettera di Tommaso Azzocchi a destinatario ignoto [forse Giuseppe Manuzzi?], Roma 21 aprile 1853 (già numerata 178 a matita), nella quale lamenta di non aver mai saputo che Fabi era stato deputato e si schernisce che “non v’è al mondo persona più informata di me di cose politiche”; 8, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 23 agosto del 1858, nella quale si duole delle critiche a lui mosse da Viani nel libro sui “pretesi francesismi”; 9, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 26 ottobre 1860, nella quale si duole delle due preziose medaglie rubate

Scheda a cura di

Elisabetta Benucci

Revisione a cura di

Elisabetta Benucci