Fascicolo
1. “Miscellanea su Dante (A. Mortara - B. Sorio)”
28 ottobre 1827
1848
Il fascicolo contiene 6 documenti manoscritti, non firmati. Nello specifico: 1, Foglio, di autore non identificato, con l’indicazione “Allighieri (Dante) – Rime di Dante riferito nel Convito – e – nella Vita Nuova – Rime date in luce sotto il nome di Dante…” (l’attribuzione ad Alessandro Mortara è indicata a lapis in alto, di mano di Leone Vicchi); 2, Lettera in lingua francese di Tracy (?) al cavalier Mortara a Parigi, s.d. ma con l’indicazione a margine: 28 ottobre 1827 (ringraziamenti per il dono di un’opera); 3, Ms. di 2 carte di grande formato in bella copia dal titolo: “Lezione Accademica sopra due luoghi della Divina Commedia che sono tuttavia da emendare”: si tratta di un testo di Bartolomeo Sorio, edito nel 1847 nel periodico “Memorie di Religione”, poi stampato nel 1848 (Verona, tip. Bennassuti); 4, Ms. di 4 carte di grande formato in bella copia; incipit: “Signori Colleghi. Il testo della Divina Commedia…”: si tratta anche in questo caso di una dissertazione di Bartolomeo Sorio, databile sempre al 1847; 5. Ms. di 4 carte di grande formato in bella copia (numerato a pagine 1-6); incipit: “Signori Accademici. Io sono per accusare di falsa e di irragionevole una lezione del Petrarca nel Canzoniere…”: si tratta ancora di un testo di Bartolomeo Sorio (cfr. “Correzioni da fare al testo del Canzoniere […] di Francesco Petrarca […] proposte da Bartolomeo Sorio”, Verona, Libanti, 1847, pp. 28 e ssg.); 6, Ms. di 11 carte di grande formato in bella copia: cc. 1-6 il testo con incipit: “Dante usa due volte la parola proposto” (in alto la nota di Manuzzi, “Alcune osservazioni sulla parola proposto usata da Dante […] 1833”); cc. 8-12 il testo con incipit “Il dì che Messer di S. Aulaire ci lesse la sua bella dissertazione…” (in alto la nota, forse di Manuzzi, “Osservazioni sulla v[oce] fuja usata da Dante”).
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci