Fascicolo
Lezioni, Accuse, Cicalate ec. (fascetta n°94)
1595
1710
127 cc.
All'Indice dei componimenti di questo volume di mano di Rosso Antonio Martini (Ripurgato), segue alle cc. 1-6 Prefazione nel ricevere l'Arciconsolato della Crusca la sera dello stravizzo del can[oni]co Vincenzio Maria Filippo d'Andrea Cavalcanti (14 settembre 1692); alle cc. 7-16 Ragionamento di Salvino Salvini sopra l'origine dell'Accademia della Crusca (28 febbraio 1710); alle cc. 17-25 Copia di una lettera di Carlo Dati (Smarrito) a Curzio Picchena del 24 gennaio 1614, scritta in nome dell'Accademia della Crusca, in cui si rende ragione perchè essa Accademia non risponda all'Anticrusca di Paolo Beni; alle cc. 28-41 Relazione dell'essere e della natura delle comete fatta da Bastiano de' Rossi (Inferigno) agli Accademici della Crusca la sera dello stravizzo del 22 agosto 1596, di cui v. il Diario dell'Inferigno medesimo a p. 287; alle cc. 44-50 Stravizzo fatto dagli Accademici della Crusca a' dì 21 luglio 1641 e raccontato da Benedetto Buonmattei (Ripieno), Accademico e Segretario, al sig. Vaio Vai Accademico; alle cc. 53-54 Scrittura presentata da Alamanno Salviati (Informe) a' Reggenti della Generale Adunanza del 1705; alla c. 55 Ragionamento di Cristofano Marzimedici Arciconsolo per la morte di Vincenzio da Filicaia del 30 luglio 1708; alle cc. 56-57 Proemio di una cicalata dello Smarrito tratto dall'originale forse per lo stravizzo in cui doveva lasciare l'arciconsolato; alla c. 59 Frammento d'una cicalata dello Smarrito tratto dall'originale; alle cc. 61-63 un'accusa di Bernardo Segni (Netto), censore, a più accademici; alla c. 67 Sbozzo d'una critica (sopra è scritto «Accusa») fatta in forma di elogio all'arciconsolato di Carlo Macinghi (Piegato); alle cc. 68-72 Diceria in lode del Piegato accademico dopo aver lasciato l'arciconsolato; alle cc. 74-76 Cicalata di Piero Dini (Pasciuto) per lo stravizzo del 10 agosto 1597; alle cc. 79-80 Ringraziamento di Luigi del Riccio (Sostenuto) nel lasciare l'arciconsolato nel 1700; alle cc. 81-87 Commenti a due sonetti; alle cc. 91-92 Ragionamento del marchese Sigismondo della Stufa nel prendere l'arciconsolato nel 1706; alle cc. 94 Ragionamento dello stesso marchese nel lasciare l'arciconsolato nel 1707; alle cc. 95-97 Frammento di sbozzo di lettera di Carlo Dati a un accademico, forse il Menagio; alle cc. 99-103 Frammento di lettera scritta allo Smarrito forse di Pier Francesco Rinuccini (Soleggiato); alle cc. 105-110 Memoriale di Orazio Ricasoli Rucellai (Imperfetto) ai Provveditori «perchè le sia dato il solito regalo del cacio»; alle cc. 112-123 Discorso dell'abate Filippo Venuti letto in Accademia il 17 settembre 1761.
Severina Parodi
Rosso Antonio Martini
Ripurgato
can[oni]co Vincenzio Maria Filippo d'Andrea Cavalcanti
Salvino Salvini
Carlo Dati
Smarrito
Curzio Picchena
Paolo Beni
Bastiano de' Rossi
Inferigno
Benedetto Buonmattei
Ripieno
Vaio Vai
Alamanno Salviati
Informe
Cristofano Marzimedici
Vincenzio da Filicaia
Bernardo Segni
Netto
Carlo Macinghi
Piegato
Piero Dini
Pasciuto
Luigi del Riccio
Sostenuto
marchese Sigismondo della Stufa
Menagio
Pier Francesco Rinuccini
Soleggiato
Orazio Ricasoli Rucellai
Imperfetto
abate Filippo Venuti
Il pezzo è collocato nell’Armadio 2, Sala Pale moderne.
Il volume è formato da cc. 127 numerate modernamente a lapis da 1 a 124; in principio ci sono 3 cc. non numerate (frontespizio e indice). Le cc. 26, 27, 42, 43, 51, 52, 58, 60, 65, 66, 73, 77, 78, 88, 89, 90, 98, 104, 111 e 124 sono bianche.
Fiammetta Fiorelli
Elisabetta Benucci