U. D. Manoscritto
2.2. Copia di sette egloghe
sec. XVI ex.
sec. XVII, prima metà
Cc. 13
L'unità documentaria trasmette alle cc. 3r-11v la bella copia di mano di Bastiano de' Rossi (Inferigno) di sette egloghe di autore non identificato; le egloghe, in forma di monologo o di dialogo, presentano accanto alla numerazione in numeri romani da «I» a «VII» il nome del/dei personaggio/i principale/i a mo' di intitolazione: 1. «Ergasto»; 2. «Lico et Elpino»; 3. «Menalca, Logisto»; 4. «Damone»; 5. «Mopso, Dafni, Melibeo»; 6. «Uranio»; 7. «Alcippo, Aminta». Precede a c. 2r una lettera di dedica dei versi al «molto illustre signor Riccardo» nella quale si accenna alla morte del «signore Iacopo nostro»; nessuno dei due personaggi è identificato. Severina Parodi nella prima redazione dattiloscritta della scheda descrittiva del documento suggerisce che possa trattarsi di Iacopo Mazzoni, morto nel 1598; nella successiva redazione della scheda descrittiva dell'unità archivistica (cfr. Parodi, Severina, Schede ISIS consultabili in Accademia, N. Documento: 2776) sembra riconsiderare la questione poiché non associa a nessuno dei due nominativi alcuna proposta di identificazione. A c. 1r si legge un'intitolazione apposta da una mano attribuibile probabilmente al sec. XVII ex.: «Scritture tutte attenenti all'Accademia della Crusca di Firenze nel tempo del signor Piero Segni, quando si stampò la prima volta il Vocabolario della Crusca, e quando fu ristampato nel 1683»; l'intitolazione non sembra in realtà riferirsi strettamente al contenuto del documento che segue, ma più genericamente ad un gruppo di più documenti eterogenei; si può forse ipotizzare che c. 1, aggegata al nucleo documentario più antico, fungesse da carta di guardia di più documenti.
Rossi, Bastiano de'
Bastiano de' Rossi
Inferigno
Ergasto
Lico
Elpino
Menalca
Logisto
Damone
Mopso
Dafni
Melibeo
Uranio
Alcippo
Aminta
Riccardo
Iacopo
Severina Parodi
13 carte del sec. XVI-XVII: un fascicolo formato da sei bifogli e una carta aggregata al fascicolo in principio; numerazione recente delle carte in cifre arabe apposta a lapis nell'angolo superiore destro, da 1 a 13. Le carte antiche sono conservate all'interno di un bifoglio recente di carta velina avente funzione di guardia. Sul verso della carta di guardia anteriore è incollata la scheda dattiloscritta redatta da Severina Parodi.
Giulia Stanchina
Elisabetta Benucci