U. D. Manoscritto
8. Qual parte possa aver il popolo nella formazione della lingua
9 settembre 1818
Due carte sciolte.
Si tratta del sunto della lezione detta da Niccolini nella seduta del 9 settembre 1818. In esso, scritto in terza persona, Niccolini afferma "non solo il popolo crea le parti elementari della favella, ma i principj regolatori di essa, e che non è mai concesso d'allontanarsi dall'uso che sta nei più". Spiega poi che "Dante, Petrarca, Boccaccio debbono alla materna favella i progressi del loro ingegno: e vicendevolmente il loro ingegno ha esercitato un potente influenza sulla lor materna favella". L'autore nota "che il linguaggio Poetico è una determinazione nella Lingua, e segnatamente quello degli antichi Rimatori". Nella sua conclusione Niccolini afferma: "Quindi o conviene condannare a morte la Lingua Italiana, o stabilire da qual popolo si parla. L'elezione è fatta: il criterio della parola risiede indubitamente presso i Toscani".
Niccolini
Dante
Petrarca
Boccaccio
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci