U. D. Manoscritto
82. Rapporto dei lavori fatti [...] ed Elogi di Alberto Nota e di Giuseppe Borghi
14 settembre 1847
20 cc. cucite insieme con filo bianco.
Le carte contengono l'autografo inedito del rapporto e degli elogi di Alberto Nota e di Giuseppe Borghi, letti dal segretario Valeriani nella seduta pubblica del 14 settembre 1847 (cfr. Diario II, p. 811). Valeriani relaziona sui lavori svolti per il Vocabolario del quale, nonostante impreviste difficoltà, è stato pubblicato il quarto fascicolo ed è già in composizione il quinto; spiega poi che la lentezza dei lavori non è dovuta ad inadempienze degli accademici, bensì a cause di salute degli stessi. Ribadisce infine, per rispondere ai detrattori del Vocabolario, che l'opera "è tutta intesa a liberare la regina delle lingue viventi, dalle brutture che la deformano, ed a restituirla alla primiera candidezza e purità, di che ornaronla in singolar modo i trecentisti". Successivamente Valeriani espone gli elogi. Circa Alberto Nota, dopo averne ripercorse la formazione e la carriera, passa a parlare della sua attività di commediografo, soffermandosi sulla lingua da lui usata e concludendo che "non vi è alcuno che non gli conceda per questa parte il primato sopra tutti gli Scrittori comici d'Italia, serbandola egli sempre netta ed immune dagl'impuri neologismi". Di Giuseppe Borghi, Valeriani esalta le doti di fine traduttore delle "Odi" di Pindaro (1824), di scrittore di poesie ("Inni Sacri"), di commentatore della "Divina Commedia" (1837), insieme a Niccolini, Capponi e Becchi.
Valeriani, Domenico
Alberto Nota
Giuseppe Borghi
Valeriani
Niccolini
Capponi
Becchi
Silvia Dardi
Elisabetta Benucci