U. D. Manoscritto
5 a. Della somiglianza d'Omero e di Dante nel magistero politico
26 dicembre 1825
11 settembre 1827
Un fascicolo di 16 cc. sciolte e un fascicolo di 4 cc. sciolte.
Il primo fascicolo contiene un ampio frammento dell'autografo della lezione detta da Bagnoli nella seduta pubblica del 4 settembre 1827 (cfr. Diario I, p. 590 e sgg.); il secondo una lettera di Bagnoli all'Arciconsolo, datata 15 ottobre 1827, con il sunto della suddetta lezione. Dopo aver a lungo elogiato i poemi omerici ed aver definito Omero «il poeta che prima di tutti con prontezza perfeziona le opere sue» e sollecita alla sua imitazione, Bagnoli passa a illustrare l'opera di Dante, che definisce «il secondo Omero». La conclusione è che «ambedue raccolsero le fiammelle tutte del sapere» e che «ambedue esaltarono la loro lingua al magistero delle altre, originale l'Iliade, originale la Divina Commedia».
Bagnoli, Pietro
Omero
Dante
Bagnoli
Arciconsolo [1827]
Il foglio di guardia è intestato anticamente a penna con l'annotazione «Lezioni dal 26 Xbre 1825 all'11 7bre 1827» e segnato nel margine inferiore «Crusca». Sul verso della pagina finale sono presenti l'indirizzo di mano di Bagnoli e il sigillo di cera rossa.
Daniela Deugenio
Elisabetta Benucci