U. D. Manoscritto
Arcangeli, Giuseppe
25 a. Rapporto e Commemorazioni di V. Gioberti, C. Balbo e A. F. Ozanam
28 settembre 1853
22 cc. cucite insieme con filo bianco.
Le carte contengono la copia del rapporto e delle commemorazioni lette da Arcangeli nella seduta pubblica del 28 settembre 1853 (cfr. Diario III, p. 204 e sgg.). Arcangeli si sofferma sulle questioni linguistiche sollevate prima da Monti e poi da Manzoni, sottolineando il pensiero del secondo che "vuole che la lingua parlata dal popolo Fiorentino avendo bastato a Dante a Petrarca e al Boccaccio [...] bastasse anche agli scrittori presenti [...] e che l'italianità nelle lettere non si potesse meglio raggiungere che uniformandosi [...] al popolo toscano". Dopo aver affrontato la distinzione fra dialetto e lingua, relaziona sui lavori per il Vocabolario. Nelle commemorazioni Arcangeli ricorda la grandezza di Gioberti e si sofferma sugli studi danteschi di Ozanam e sulle opere storiche di Balbo.
Arcangeli, Giuseppe
V. Gioberti
C. Balbo
A. F. Ozanam
Arcangeli
Monti
Manzoni
Dante
Petrarca
Boccaccio
Gioberti
Ozanam
Balbo
Prof. Giuseppe Arcangeli
professore G. Arcangeli
La prima carta è intestata anticamente a penna: "Rapporto dei Lavori Accademici fatti nell'anno 1852-53, letto dal Vice-Segretario Prof. Giuseppe Arcangeli, nella solenne Adunanza tenuta dal I. e R. Accademia della Crusca la mattina del 28 settembre 1853. Commemorazioni del Gioberti, Balbo, Ozanam". Il verso della c. 17 è bianco ed è annullato con un tratto a penna (il testo continua sul recto della c. 18). Le ultime 2 carte sono bianche.
Daniela Deugenio
Elisabetta Benucci