Serie
1. Corrispondenza, 1901-1953
1901
1953
1422 unità archivistiche
La serie racchiude la corrispondenza di Giorgio Pasquali con oltre 1400 soggetti: studiosi, colleghi, collaboratori, allievi, amici, parenti, singole persone ma anche organizzazioni e istituzioni pubbliche e private di varia natura. Accanto a tutti i grandi protagonisti della filologia europea figurano scrittori, letterati, storici e musicisti. La documentazione testimonia rapporti non limitati ai confini nazionali ma dal marcato respiro internazionale. Se risultano più densi e frequenti i contatti con l’Europa – ed in particolare con la Germania – non mancano gli scambi extra-continentali.
Anche in virtù della straordinaria vastità degli interessi di Pasquali, le tematiche trattate nelle missive sono le più disparate. In parte esse afferiscono a politiche accademiche e questioni universitarie, con riferimenti a vicende di singoli atenei e accademie, cattedre, concorsi e relative controversie.
Per restare in ambito universitario, numerosi sono pure i carteggi relativi all’attività didattica svolta con intensità e passione dal filologo, finalizzata sempre ad incoraggiare lo spirito critico. Intensi i contatti epistolari con studenti e con ex «scolari», talora con toni fraterni se non quasi filiali. Per cui, accanto a resoconti delle proprie attività di studio e dei propri percorsi professionali, da parte loro si riscontrano espressioni private e personali, oltre che richieste di sostegno e di consulenze nel merito di questioni filologiche e di ricerca, ma anche risposte a richieste di pareri avanzate dal professore, a testimonianza della sua umiltà quanto della sua concezione straordinariamente aperta della cultura e dello scambio continuo che alimentava con gli allievi.
Gli scambi più strettamente scientifici non si limitano agli allievi e agli ex-allievi ma si estendono anche ad amici e colleghi, a studiosi di fama e a singole persone di varia provenienza. Accanto a quelli di argomento filologico – con riflessioni sull’interpretazione di testi o opinioni su autori e fonti – figurano quelli attinenti più generalmente alla classicità, alla letteratura, alla filosofia, all’istruzione e alla didattica, ma anche alla cultura in senso più lato, a conferma della poliedricità di Pasquali e della sua essenza di umanista a tutto tondo.
Correlate alle sue attività redazionale e divulgativa, oltre che di studio, sono poi le missive riguardanti inviti a convegni, iniziative e collaborazioni, così come i documenti ricevuti da case editrici, periodici e tipografie per la progettazione e/o realizzazione di pubblicazioni. A queste ultime attività, così come a quelle universitarie, sono legate anche le comunicazioni di carattere amministrativo presenti nella serie, relative a nomine, incarichi, proposte, pagamenti.
Sul versante più personale diverse risultano le lettere di ringraziamento, alcune inviate per esempio da studiosi stranieri, per cortesie e/o ospitalità ricevute da Pasquali, da più parti descritto come uomo profondamente generoso e ricco di umanità. Va inoltre sottolineata la ricchezza di materiale epistolare recapitatogli dal fronte da parte di amici e/o allievi, nel corso di entrambe le guerre mondiali, fitto di significative descrizioni delle condizioni fisiche e morali della vita sotto le armi ed in zona di guerra. Non mancano infine carteggi di prevalente – se non esclusivo – carattere confidenziale, come quelli con amici e parenti. In proposito si segnala la presenza di un corposo nucleo di lettere inviate da Pasquali alla moglie nel fondo aggregato intestato a Maria Pasquali, affiancato da un gruppo di lettere spedite al fratello Alberto, rintracciabili nell’altro fondo aggregato.
Tra le carte appartenute al filologo sono invece sporadiche le tracce di materiale epistolare redatto dallo stesso, trovandosi solo in pochissimi casi minute o copie di lettere spedite. Per questo nella descrizione dei documenti contenuti nei fascicoli – ciascuno dei quali intestato ad un corrispondente – ci si è limitati ad indicare la tipologia documentaria, segnalandone invece l’autore esclusivamente per le minute e le copie di lettere redatte da Giorgio Pasquali, che rientrano nell’ordine cronologico interno ai fascicoli.
Per tutto il resto, trattandosi di materiale epistolare in arrivo a Pasquali, il mittente si deduce dall’intestazione del fascicolo, ora riferita a persone fisiche ora ad enti. Nei casi in cui i confini tra le prime ed i secondi non erano netti – con documenti provenienti da enti e contestualmente sottoscritti da persone fisiche – nell’intestazione dei fascicoli è stato tendenzialmente privilegiato l’ente allorché i firmatari delle missive scrivevano nell’esclusivo esercizio del loro ufficio. In simili circostanze, quando identificabile, si è comunque riportato il firmatario nella descrizione dei singoli documenti dei fascicoli. Così come laddove nell’intitolazione dell’unità archivistica è prevalsa la persona fisica l’ente emerge dalla descrizione dei documenti tramite le informazioni relative alle carte intestate, segnalate ogni qual volta fossero in grado di aggiungere notizie rispetto a quelle ricavabili dal titolo del fascicolo.
In presenza di documenti ricevuti da più mittenti o indirizzati a più destinatari la loro collocazione – e quindi anche l’eventuale intestazione del fascicolo relativo – fa tendenzialmente riferimento al primo soggetto indicato sul documento, con opportuna segnalazione degli altri soggetti nella descrizione del singolo documento all’interno del fascicolo.
A parte le rare minute e copie di lettere del soggetto produttore, le tipologie documentarie prevalenti nella serie sono lettere, cartoline, biglietti e telegrammi, anche se non manca documentazione di diversa natura, allegata alla corrispondenza: relazioni, tesi, articoli e scritti vari, volantini e manifestini, ritagli e testi a stampa, fotografie.
Nella descrizione del contenuto di ogni fascicolo sono stati descritti gli elementi essenziali dei documenti che li costituiscono: tipologia, forma (manoscritta o dattiloscritta), luogo, data, indicazione del numero di carte, oltre che eventuali intestazioni di carte ed allegati, descritti analiticamente.
Nosei Maria
Pasquali Alberto
La corrispondenza costituisce l’unica aggregazione del fondo che è stata ritrovata in buona parte ordinata. Pur mantenendo l’organizzazione di base preesistente, contraddistinta da fascicoli per corrispondenti in ordine alfabetico, si è tuttavia reso inevitabile un rimaneggiamento. È stato necessario infatti integrarvi i documenti rintracciati, in ordine sparso e privi di legami con altra documentazione, tra le ulteriori carte del fondo precedentemente non censite. Si è trattato dunque di arricchire fascicoli già esistenti – in presenza di materiali epistolari che avessero come corrispondente un soggetto al quale era già intestato un fascicolo – o di creare nuove unità archivistiche, qualora il corrispondente in questione non fosse incluso tra gli intestatari.
Dovendo assegnare un numero alle carte di ciascun documento integrato nella corrispondenza si è altresì optato per una rinumerazione complessiva delle carte contenute in tutti i fascicoli. La vecchia numerazione non era infatti sempre coerente con l’ordine cronologico in base al quale erano tendenzialmente organizzati i documenti. Se la vecchia numerazione – che è stata peraltro mantenuta, ponendo tra parentesi tonde il numero progressivo che era stato associato ad ogni documento durante la precedente operazione di riordino – era continua ed ininterrotta per i documenti di tutta la serie, raggiungendo cifre ragguardevoli e di difficile gestione, quella adottata ex novo riparte dal numero 1 per ciascun fascicolo.
La nuova disposizione e la nuova numerazione seguono l’ordine cronologico dei documenti e sono state stabilite anche in conseguenza degli spostamenti effettuati all’interno di ciascun fascicolo in seguito alla datazione attribuita a determinate unità nel corso del lavoro. Per quanto possibile sono stati dedotti infatti dei riferimenti cronologici per diversi documenti che ne risultavano privi, più o meno puntualmente a seconda delle circostanze. Altri spostamenti preliminari alla nuova numerazione si sono resi necessari per ovviare al disordine che connotava la collocazione fisica di molti documenti contenuti all’interno dei fascicoli, anche laddove la vecchia numerazione non mostrava incongruenze e si presentava in perfetto accordo con il criterio cronologico di ordinamento.
Nelle schede dell’inventario che rappresentano ciascun fascicolo è stata sempre inserita, inoltre, l’indicazione dell’unità di conservazione nel quale può essere rintracciato. Similmente i documenti e gli stessi fascicoli sono stati rappresentati in conformità all’ordine fisico secondo il quale si trovano disposti, rispettivamente cronologico e alfabetico. A ciascun fascicolo è stato poi assegnato un numero identificativo nell’ambito della serie.
Nel cercare di ricostruire e mostrare i nessi originari che intercorrevano tra le singole unità del complesso archivistico e che sono stati recisi o comunque oscurati, si è esaminata la corrispondenza allo scopo di individuarvi eventuali relazioni con le carte conservate in forma sparsa e disordinata nella parte restante del fondo. Sono stati pertanto accorpati alle relative lettere di trasmissione presenti nella corrispondenza i documenti – ritrovati altrove – ivi espressamente citati quali allegati.
In fondo alla serie, a valle dei fascicoli intestati ai singoli corrispondenti (1414), si trova un fascicolo costituto da documenti ricevuti da mittenti non identificati o indirizzati a destinatari non rintracciati, intitolato pertanto “Corrispondenti non identificati”. Seguono altri fascicoli: “Mittenti anonimi”, “Biglietti da visita”, “Biglietti di partecipazione di nozze”, “Biglietti commemorativi a stampa”, “Lettere per la morte di Giorgio Pasquali” e “Telegrammi per la morte di Giorgio Pasquali”. Questi ultimi due comprendono lettere e telegrammi inviati alla moglie Maria Nosei, ma virtualmente destinati a Giorgio Pasquali. È presente infine un fascicolo denominato “Lettere tra terzi”, contenente materiale epistolare di cui Pasquali non risultava direttamente mittente né destinatario, ma che gli era poi giunto per varie vie, non comunque quale espresso allegato di altre missive presenti nei fascicoli intestati ai corrispondenti. Nei casi in cui i percorsi dei documenti erano in qualche modo desumibili ne è stata fornita indicazione nel campo note della scheda descrittiva del fascicolo.
Simone Lisi
Elisabetta Benucci