U. D. Manoscritto
Michelacci, Augusto
N. 152. "Flemma" (termine di medicina)
15 aprile 1887
2 cc. più 4 cc. allegate
La risposta al quesito sulla voce "flemma" come termine di medicina è esposta in forma di lettera dal medico Augusto Michelacci a un "Illustre e Carissimo Amico", del quale non fa il nome. Michelacci, dopo aver fatto notare che il termine è in disuso in medicina, dichiara che «fu considerata dagli antichi quale uno dei quattro umori cardinali che concorrono alla formazione dell'umore organismo». In seguito il nome di "flemma" fu dato a tutti gli «umori sierosi somministrati da tutte le secrezioni». Il popolo lo usò «per designare le mucosità viscose e filanti che si caccian fuori con l'espettorazione o col vomito». Da flemma derivano i termini "flemmatorragia" ("secrezione abbondante dalle narici di una mucosità limpida e come sierosa", ecc. sinonimo di "catarro, di broncorrea") e "flemmagoghi" ("medicamenti che evacuano la pituità» o flegma, cioè flemma).
Augusto Michelacci
Firenze
Si tratta di 2 cc. non numerate più 4 cc. allegate.
Fiammetta Fiorelli
Elisabetta Benucci