U.D. Carteggio
Chiari, Alberto
Loi, Francesco
Loi, Francesco 6
12 settembre 1975
1 c.
Loi scrive a Chiari per comunicargli di aver ricevuto da poco la sua lettera. Si dice mortificato del grave errore che ha commesso, inviandogli una recensione a Pavolini (?), che a Chiari ha suscitato dolorosi ricordi. Augura poi alla moglie una pronta guarigione e a lui una ritrovata serenità che lo riporti "al lavoro di sempre". Spera quindi di leggere presto nuove opere di Chiari, nonostante egli stia passando “tempi assai tristi” in qualità di “maestro” di scuola. Gli confida di aver quasi ultimato una sua nota leopardiana sul significato che il poeta dà all’aggettivo "lontano" e di aver poi da poco recensito il volumetto “Qualcosa Sul Manzoni” del giovane insegnante pisano E. De Angelis. Chiede a Chiari se è interessato a leggere questi estratti. Tornerà a rileggere qualcuno dei volumi di Chiari, come “Indagini e letture”, per "rinfrescare il ricordo che io ho di Lei sin dal 1955, quando primamente La “conobbi nell’edizione delle tre versioni del romanzo manzoniano". Lo saluta con affetto e stima.
Il pezzo è stato numerato adesso a matita con il numero 6.
Alessia Mainelli
Elisabetta Benucci