U.D. Carteggio
Chiari, Alberto
Sisca, Alfredo
Sisca, Alfredo 4
23 marzo 1971
1 c.
Sisca comunica a Chiari di essere molto deluso circa l’esito del suo esame, di essere estremamente mortificato e in stato di depressione per quanto accaduto, tanto che ne ha risentito persino la sua salute. Riferisce infatti che, durante il colloquio, anche la commissione si è resa conto del suo particolare stato di salute fisico e della “grave emotività”, in una prova che lui stesso riteneva oramai superata ai fini dell’ammissione. Dice di essersi illuso, in quanto non avendo mai usufruito di un aiuto o di un consiglio da parte di alcuna autorità accademica, non avrebbe mai potuto avere un riconoscimento ufficiale per i suoi studi e il suo “lavoro indefesso e silenzioso”. Chiede a Chiari dunque se tutto il lavoro svolto sia stato inutile. Gli comunica che, dopo il triste episodio del colloquio, ha comunque ripreso subito gli studi: sta ultimando un’antologia della critica letteraria e uno studio su un canto di Dante di “orientamento strutturalistico”. Spera infine che tali studi abbiano valore, nonostante i fallimenti e le delusioni. Gli porge infine i suoi più fervidi auguri per la Pasqua.
Il pezzo è stato adesso numerato a matita con il numero 4.
Alessia Mainelli
Elisabetta Benucci