Scheda di archivio
Collocazione
Livello di descrizione
U. D. Manoscritto
Autore
N.I.
Titolo (incipit)
Seduta del 17 dicembre 1857
Data
17 dicembre 1857
Consistenza
1 c.
Contenuto
Il documento è intestato "Seduta Adunanza [questo secondo termine è cassato a penna] del 17 Dicembre 1857" e contiene il verbale in brutta copia di detta seduta. Si esaminarono diversi testi e si presero le seguenti decisioni:
1. di escludere le due Scritture di Jacopo Bonfadio.
2. di sopprimere le due citazioni "Cant. Carn. Otton." e "Otton. Canz. Carn." «perché dovranno ricorrere sotto la citazione generale "Canti Carnascialeschi"».
3. di rigettare "Caporali Rime" e "Capponi parafr. de’ Salmi".
4. di citare "Capr. Bott." come "Gelli Capr. Bott.".
5. di citare "Carl. Fior." come "Fior. Carl.".
6. di escludere "Castiglione il Cortigiano" per i pochi esempi che vi erano nella quarta edizione del "Vocabolario" e poi perché scrittore lombardo, "pieno di voci straniere e malformate che non possono venir ammesse nel linguaggio toscano".
7. di lasciare "Cerracchini Rubr. della Messa" per le sole voci liturgiche ma non citarlo "perché essendo scritto assai male, non merita l’onore di far da testo di lingua".
8. di "Chiabrera opere varie" citare soltanto le Rime.
9. di "Chios. Dante" citare il Codice Riccardiano e vedere la stampa fatta da Lord Vernon.
10. di sopprimere "Chir. M. Guglielm. Piac." e di mantenere "Piac. Guglielm. Chir.".
11. di citare "Circ. Gell." sotto "Gelli".
12. di citare "Ciriff. Calv." sotto "Pulci".
13. di citare "Citt. Di S. Agost." sotto "S. Agostino".
14. di citare "Clasio" sotto "Fiacchi".
In calce sono apposte le firme, nell'ordine, di Giovan Battista Piccioli, Giovanni Masselli, Cesare Guasti, Giuseppe Bini e Pietro Fraticelli. Si notano correzioni e aggiunte a penna.
Nomi
Jacopo Bonfadio
Caporali
Capponi
Gelli
Castiglione
Cerracchini
Chiabrera
Dante
Lord Vernon
Pulci
S. Agostino
Clasio
Fiacchi
Giovan Battista Piccioli
Giovanni Masselli
Cesare Guasti
Giuseppe Bini
Pietro Fraticelli
Ordinamento
Si tratta di una carta, che è stata numerata ora a lapis con il n. 30. Sono presenti anche altre due numerazioni: una antica a penna con il n. 15 e una moderna a matita rossa con il n. 28.
Scheda a cura di
Fiammetta Fiorelli
Revisione a cura di
Elisabetta Benucci