U. D. Manoscritto
N.I.
Continuazione della seduta del 23 agosto 1860
23 agosto 1860
2 cc.
Il documento è intestato "23 agosto 1860" e contiene il verbale della seduta di quel giorno. Si rivide la "Tavola dei citati" e si presero le seguenti decisioni:
1. "Acc. Don. Lett. Sig.": si tolga il "Sig.".
2. "Pros. Fior.": si corregga quello che è scritto nella "Tavola".
3. "Adriani Stor.": "La citaz[ione] se a pag[ina] o altrimenti".
4. Si premetta alla "Tavola" un avvertimento generale dove sia spiegato che quando non si indica il modo della citazione s’intende che se è un volume solo, il numero accenna la pagina, se due, il tomo e la pagina.
5. Per gli autori di tragedie o commedie si avverta che si citano con due numeri, atto e scena e all’abbreviatura fissata nella "Tavola" si aggiunge volta volta il titolo del componimento, usando la più "stretta" abbreviatura.
6. "Alig. Pier. Canz.": manca la citazione della stampa del commento latino.
7. "Assed. Montalc.": il solo numero della pagina e così sempre per le cose tratte dall’Archivio.
8. "Bald.": manca la "Vita di Federigo da Montefeltro".
9. Si levano le schede "Band." perché devono essere tutte riportate all’abbreviatura generale "Legg.".
10. "Benciv. Aldobr. volg.": Il "Trattato delle virtù del Ramerino" si citi a parte.
11. "Bern. Orl.": Si citi a canto e stanza l’edizione del Molini del 1827 e così si citino tutti gli altri poemi.
12. Per l’"Avvertimento": Quando citiamo la carta, se è tergo, vi apponiamo un "v" o un "t".
13. "Bianchini Cintola" e l'"Agnesi" sono da riproporsi.
14. Si osservò che era inutile il dire che si conservano tali o tal’altre voci di testi antichi, di testi non esistenti. Infatti di quegli esempi la nuova compilazione può fare a meno (es. "Bonacc. da Montem.").
15. Bocc. "Ninf." "Filostr." "Teseid.": si citano stanza e canto. Per l’edizione Moutier si scriva vol.e con il n° romano per evitare l’equivoco con la citazione di altre edizioni.
16. "Bracc. Scher. D.": si citi un’edizione più recente perché quella dei Giunti manca di vari canti.
17. "Buonarr. Fier. Tanc.": si cita a giornata, atto e scena.
18. "Busone da Gubbio, L’Avventuroso Ciciliano": da far copiare.
19. "Buti": riferire la nota della "Tavola" passata piuttosto che rimandare il lettore a quella.
20. "Capp. Comment. Pis." e "Tum. Ciomp.": se l’Arciconsolo non si decide a farne una nuova stampa piuttosto citare un codice Riccardiano.
21. "Caran. Sallust." ed "Eustaz.": si proporrebbe di escluderli.
22. Si propone di togliere il volg. quando è indicato anche l’opera volgarizzata.
23. "Car. Sen. Lett. volg.": nella collezione delle opere storiche de’ Classici; metterle e dire in qual volume.
24. "Cavalca Esp. Pat.": manca il titolo dell’opera.
25. "Cavalc. Tratt. Viz. e Virt.": si tolga perché non esiste l’opera.
26. "Cecchi": si ponga [?] l’abbreviatura della Commedia, e si citino a atto e scena.
27. "Cecchi [...]: dopo la pubblicazione fatta dall’Accademico Gaetano Milanesi, è inutile citare quei "Frammenti" che dette alla luce l’Accademico Luigi Fiacchi (Clasio).
28. "Cesare": fare lo spoglio.
29. "Comp. Din. Dicer.": si propone di toglierle.
30. "Dante Op. Min.": si propone di citarle così "Dant. Conv.", "Rim.", "Vit. Nov.", "Rim. Sacr." e "Rim. apoc.".
31. "Dat. Gov. Sfer [?].": fatta l’edizione.
32. "Din. P. Cical.": quando i Casati non hanno omonimi, lasciare il nome proprio.
33. "Legg. e Band.": "Legg. Band. C.", "Legg. Tosc.", quindi "Legg. Abbond.", "Legg. Sal." e "Stratt. Legg.".
34. "Galian. Berard. Vitruvio volgarizzato": da aggiungere.
35. "Giambull. Ciriff. Calv.": numerare a mano le stanze nell’esemplare Magliabechiano.
36. "Grazz. Le Commedie": per il loro titolo.
37. "Gualsc. Deser. Noz." e "Fest. Noz."
38. "Guicciardini": citare l’edizione nuova.
39. "Lanzi Sagg. Ling. Str."
40. "Lett. Com. Fir.": si cita solo per la voce "sentenzievolmente" che va però nel "Glossario", quindi si propone di omettere quest’opera.
41. "Lett. Com. Palerm."
42. "Lett. Rom. G. Cr.": mettere l’edizione di Lucca.
43. "Lett. Comm."
44. "Lett. Vent. Bal."
45. "Lett. Intorn. Diec. Bal.".
Tutte le abbreviature di opere e le osservazioni di cui sopra recano a lato una "X", probabilmente per indicare che se ne era già tenuto conto per la "Tavola dei citati". Per lo scioglimento delle abbreviature si rimanda alla banca dati "Lessicografia della Crusca in rete" consultabile all'indirizzo http://www.lessicografia.it/. Sono sopra riportate anche delle abbreviature che nell'originale mancano di spiegazione. Inoltre si notano delle correzioni a penna.
Adriani
Federigo da Montefeltro
Molini
Bianchini
Agnesi
Moutier
Giunti
Busone da Gubbio
Buti
Cavalca
Cecchi
Gaetano Milanesi
Luigi Fiacchi (Clasio)
Cesare
Dante
Vitruvio
Guicciardini
Lanzi
Il verbale non rispetta l'ordine cronologico. Si tratta di 2 cc., che sono state numerate ora a lapis con i nn. 99 e 100. È presente anche una numerazione precedente a matita rossa con i nn. nell'ordine 99 e 98.
Fiammetta Fiorelli
Elisabetta Benucci