U.D. Carteggio
Alamanni, Andrea
Corticelli, Salvadore
Lettera di don Salvadore Corticelli ad Andrea Alamanni, c. 270 (b)
22 luglio 1752
2 cc.
Lettera di don Salvadore Corticelli ad Andrea Alamanni, nella quale informa di aver ricevuto le correzioni alla lettera dedicatoria del suo trattato "Della toscana eloquenza", pervenute in ritardo rispetto alla stampa «barbara, rozza ed incolta». Emerge il risentimento di padre Corticelli, il quale afferma che «la mia opera [...] non è da essi [censori] gran fatto approvata. Vengo confermato nel mio pensiero da ciò, che mi scrive v[o]stra s[ignoria] ill[ustrissi]ma, ch'io ristampi la mia Gramatica senza l'approvazione dell'Accademia; la qual cosa viene da questi letterati interpretata in questo senso, che quantunque il libro, a detta di tutti, abbia prestato un rilevante servigio alla lingua, con tutto ciò essendo opera d'un foresterio, l'Accademia se n'abbia a vergognare».
Salvadore Corticelli
Andrea Alamanni
Bologna
Francesca Cecchi
Elisabetta Benucci