Fascicolo
47. “Colombo Michele”
4 settembre 1827
20 ottobre 1836
Il fascicolo, intestato originariamente “Colombo Michele”, contiene 15 lettere del Colombo a Giuseppe Manuzzi: A, Foglio dattiloscritto, probabilmente di Adelia Noferi, nel quale dà notizie sul contenuto del fascicolo; 1, Lettera di Michele Colombo al Manuzzi, Parma 4 settembre 1827, con riferimenti ad alcune iscrizioni composte dal Manuzzi per il padre di un certo Lopez; 2, Lettera di Michele Colombo a Bartolomeo Gamba “Bibliotecario secondo della Marciana”, Parma 1 aprile 1828, dove, oltre a chiedere notizie sulla “Serie de’ testi di Lingua”, si accenna alla raccolta personale di Domenico Olivieri, che possiede “un esemplare della seconda edizione de’ Saggi di Naturali Esperienze col ritratto d i Ferdinando II in luogo di quello di Cosimo III, e con la lettera dedicatoria non dello stampatore, ma degli Accademici del Cimento”; 3, Lettera di Michele Colombo al Manuzzi a Firenze presso il cavalier G.B. Covoni, Parma 28 settembre 1830, dove elogia il libro del Manuzzi (La Vita del Cesari), la cui lettura gli è risultata quanto mai piacevole; 2bis, Bifoglio allegato di “Osservazioni” dello stesso Colombo sulla traduzione dei classici, con particolare riferimento a quelle del Cesari; 4, Lettera di Michele Colombo all’editore David Passigli, Parma 6 dicembre [1834], in cui Colombo propone alcune emendazioni al testo del “Decamerone” in previsione della “ristampa ch’Ella è per fare” (con curatela di Manuzzi); 5, Lettera di Michele Colombo al Manuzzi (ma nell’indirizzo “Manucci”), Parma 2 gennaio [1835] (dal timbro postale), con nuove osservazioni sul testo del “Decamerone”; 6, Lettera di Michele Colombo al Manuzzi (ma nell’indirizzo “Manucci”), Parma 6 gennaio [1835] (dal timbro postale), con la quale avverte di aver preparato una “Notarella” da inserirsi, se c’è ancora tempo, nell’introduzione al “Decamerone”; 7, Lettera di Michele Colombo al Manuzzi (ma nell’indirizzo “Manucci”), Parma 13 gennaio 1835, dove Colombo fa riferimento a un proprio lavoro che presto spedirà al Passigli; 8, Lettera di Michele Colombo al Manuzzi, Parma 17 gennaio 1835, dove Colombo ringrazia il Manuzzi per aver adottato, nella nuova ristampa del “Decamerone”, alcune sue note che “furono impresse nell’edizione Parmigiana”; 9, Lettera di Michele Colombo al Manuzzi, Parma, 27 gennaio [1835] (dal timbro postale e con la nota: «Risposta Adì 31. Genn.° 1835»), con una riflessione sull’uso del gerundio negli autori del Trecento, tra i quali il Boccaccio; 10, Lettera di Michele Colombo al Manuzzi, Parma, "il dì di S. Biagio" (3 febbraio [1835]: dal timbro postale), nella quale Colombo plaude alle scelte conservative relative alla ristampa del “Decamerone”, anche “in que’ luoghi in cui n’è manifestissima la viziatura”; gli chiede tuttavia se Manuzzi si affiderà a un “testo solo” o collazionerà i manoscritti ritenuti più affidabili (quello “da Lei trascelto come il più sicuro d’ogni altro, o pure dove all’uno e dove all’altro de’ buoni ed accreditati”); 11, Lettera di Michele Colombo al Manuzzi (ma nell’indirizzo “Manucci”), Parma 21 marzo 1835, dove Colombo lo avverte, nonostante i suoi 88 anni di età, di aver concluso la revisione di alcune note all’edizione parmigiana del “Decamerone”: gliele spedirà quanto prima, dopo l’indicazione di un mezzo sicuro e a basso costo; 12, Lettera di Michele Colombo all’editore David Passigli, Parma 4 aprile 1835, sulle nuove annotazioni da lui preparate per la “ristampa del Decamerone”, che vorrebbe spedire “con mezzo sicuro [e] minor dispendio”; 13, Lettera di Michele Colombo al Manuzzi, Parma 6 aprile 1835, con la quale lo informa della spedizione a Passigli delle “Note rifatte o fatte di nuovo” sull’edizione di Parma; 14, Lettera di Michele Colombo a Ferdinando Ranalli a Roma, Parma 6 ottobre 1835, dove lo ringrazia di “que’ suoi tre eleganti componimenti che mi recò Monsig. Muzzarelli”; 15, Lettera di Michele Colombo al Manuzzi, Parma 20 ottobre 1836, dove si loda l’edizione dell’“Albero della Croce” a cura del Manuzzi; gli chiede anche notizie della “ristampa del Decamerone”.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci