Fascicolo
6. “Dal Rio Pietro (1)”
3 novembre 1828
18 maggio 1833
Il fascicolo, intestato originariamente “Dal Rio Pietro”, contiene 13 lettere di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi più un documento dattiloscritto. Nello specifico: A, Foglio dattiloscritto, con informazioni su Pietro Dal Rio e sulle lettere contenute nel fascicolo, dove anche si legge: “Per la mole della scrittura di Del Rio, il Vicchi (o chi per lui) l’ha divisa in due fascicoli, che sono tuttavia contigui”; 1, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi, Firenze 3 novembre, s.a. [ma 1828 dalla data di risposta annotata a tergo da Manuzzi], nella quale lo informa che il marchese Bartolommei si trova senza maestro di casa; 2, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 10 dicembre 1829, già numerata 22 a matita, dove lo informa che “L’Azzocchi ha presso di sé tanti libri del Cesari, e con sì poca speranza di smaltirli, che mi ha detto che io ti scriva a suo nome”; gli manda anche un elenco di opere del Cesari scelte da “quella forca dell’Ubaldini”; 3, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 9 gennaio 1830, già numerata 23 a matita, ancora su questioni riguardanti spedizioni e scambi di libri; 4, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 16 febbraio 1830, già numerata 26 a matita, con considerazioni sul mondo letterario dell’epoca; 5, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma del 18 febbraio 1830, già numerata 25 a matita), dove gli racconta di malevoli giudizi che circolano a Roma sul Cesari, delle buone parole invece sull’abate del Giordani; gli trascrive in calce una sua iscrizione in lode del Cesari e della sua opera; 6, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 20 aprile, s.a. [ma 1830 dalla data di risposta annotata a tergo da Manuzzi], già numerata 29 a matita, nella quale lamenta problemi nella spedizione di plichi di libri, disservizi di cui sembra responsabile Scanelli [Pietro Scanelli]; 7, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 8 maggio, s.a. [ma 1830 dalla data di risposta annotata a tergo da Manuzzi], già numerata 30 a matita, dove espone ancora questioni riguardanti lo Scanelli e la spedizione di libri; 8, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, s.d. [ma 25 maggio 1830 dal timbro postale], già numerata 31 a matita, dove gli comunica la partenza di Rosmini da Roma per il Piemonte, dopo aver incontrato il papa. Riporta anche la trascrizione di un’ode composta da Brunelli per la costruzione del monumento a Dante in Santa Croce; 9, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, 7 giugno, s.a. [ma 1830 da una annotazione di Manuzzi], già numerata 32 a matita (su foglio di formato ridotto), dove lo avvisa che consegnerà al Pandolfini i libri del Manuzzi; seguono considerazioni sull’attività letteraria; 10, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, 15 ottobre, s.a. [ma 1830 dalla data di risposta annotata a tergo da Manuzzi], già numerata 37 a matita, nella quale racconta ancora dei giudizi malevoli sul Cesari e sulle sue opere, a cominciare da Giordani che lo denigra in pubblico, e sul rifiuto, complice il papa mal consigliato, di dedicargli un busto. Gli scrive di aver acquistato le "Lettere" di Annibal Caro da Ricordi; 11, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 16 luglio, s.a. [ma 1831 dal timbro postale], già numerata 44 a matita, nella quale pone questioni linguistiche e letterarie; 12, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi a Firenze, 18 maggio 1833, con osservazioni critiche a voci del Vocabolario; 13, Lettera di Pietro Dal Rio a Giuseppe Manuzzi, 11 giugno 183[per lacuna], dove si presentano voci del Vocabolario con correzioni, suggerimenti e note.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci