Fascicolo
18. "Pezzana Angelo"
16 novembre 1830
17 ottobre 1848
Il fascicolo contiene 13 documenti: 1 foglio dattiloscritto e 12 lettere destinate da Pezzana a Giuseppe Manuzzi. Le lettere, per il periodo 16 novembre 1830-17 ottobre 1848 e descritte di seguito, contengono la trascrizione di molte interessanti giunte al Vocabolario che Manuzzi andava approntando: A) Foglio dattiloscritto con brevi informazioni sul contenuto del fascicolo; 1, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 16 novembre 1830, nella quale accenna ad alcune lettere del defunto Antonio Cesari e al testo dell’iscrizione di Manuzzi dedicata a Cesari stesso, proponendo diverse correzioni; 2, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 26 dicembre 1833, nella quale, dopo averlo informato che non gli è ancora giunto “il primo fascicolo del suo Dizionario”, trascrive alcune giunte della lettera A, da “Accusare” a “Avvisare” da lui approntate: “Infrattanto vengo a liberar la mia fede inviandole quelle poche giunte che le promisi dopo le molte inviate a’ Napoletani, o prima a’ Padovani. Ma nella strettezza di tempo in cui sono le mando così alla rinfusa, e non abbastanza vagliate…”; 3, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 8 dicembre 1834: “Eccole, amico carissimo il poco che le posso mandare per la lettera B”: si tratta di giunte per le voci da “Ballonzolare” a “Bozza”; 4, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 28 aprile 1835, con la quale invia giunte per la lettera C: da “Calere” a “Clandestino”; 5, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 17 gennaio 1836, con la quale invia giunte per la lettera D: da “Daccanto” a “Distendere”; 6, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 10 maggio del 1836, con la quale invia giunte per la lettera E: da “Ecco” a “Escire”; 7, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 18 marzo 1837, dove lo informa di aver ricevuto “le ultime dispense del Vocabolario sino alla 26 […]. Vedendo in quest’ultima che non era finito il verbo Fare, ho pensato che le possano arrivare in tempo le due giunterelle che le mando” (sui lemmi “Finice” e “Fusterello”); 8, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 13 aprile del 1837, con la quale invia giunte per la lettera G: da “Gentilesso” a “Guidatore”; 9, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 24 giugno 1837, con la quale invia giunte per la lettera I: da “Iconomaco” a “Irreprensibile”; 10, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 30 novembre 1837, con la quale invia giunte per la lettera N: da “Negoziuccio” a “Netto”; 11, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 27 dcembre 1837, con la quale invia giunte per la lettera O: da “Occupato” a “Omicida”; 12, Lettera di Angelo Pezzana a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Parma 17 ottobre 1848, nella quale accenna a due suoi amici che posseggono numerose lettere di Giordani e lo informa di Gussalli “amico grande di Pietro, ed erede de’ suoi scritti” che si propone “di fare una molto lodevole edizione delle opere di lui inedite, e credo anche delle pubblicate”.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci