Fascicolo
3. “Torri Alessandro (1)”
19 gennaio 1827
19 febbraio 1834
Il fascicolo contiene 25 lettere di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi, per il periodo 19 gennaio 1827 - 19 febbraio 1834 (ora poste in ordine cronologico e cartulate ex novo). Nello specifico: 1. Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 19 gennaio 1827, sulla vendita e la riscossione dei pagamenti del “3° volume del Cesari”; 2, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 5 aprile 1828, ancora sullo smercio dei “Dialoghi sopra Dante dell’abate Cesari”; 3, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 28 novembre 1828, nella quale gli annuncia che non gli cederà le lettere di Cesari in suo possesso per le lagnanze dello stesso Cesari contro l’Accademia della Crusca (non ha premiato una sua opera al concorso) e contro la Toscana in generale; 4. Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi, Pisa 19 dicembre 1828, nella quale lo informa che gli manderà la copia di una lettera di Cesari a Bartolomeo Gamba; 5, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 26 dicembre 1828, nella quale conferma l’intenzione, anche su consiglio di Giovanni Rosini, di distruggere le lettere di Cesari per paura che possano cadere in mani “non amiche”; 6, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 16 gennaio 1829, sul manifesto che annuncia la pubblicazione, a cura di Manuzzi, dell’epistolario di Antonio Cesari e sull’intenzione di farla pubblicare nel “Giornale de’ Letterati”; 7, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 18 gennaio 1829, con la quale gli spedisce la copia di una lettera di Cesari, perché venga pubblicata; 8, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 5 febbraio 1829, nella quale ringrazia del dono delle “Iscrizioni”; 8.bis, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 31 agosto 1829, scritta sulla pagina bianca del manifesto a stampa di “L’ottimo commento della Divina Commedia. Testo inedito…tomi 3” [a cura del Torri]; oltre a quest’opera Torri chiede notizie sulle opere di Cesari, sull’“Antidoto” menzionato sull’“Antologia” e sull’epistolario (con minuta di risposta di Manuzzi); 9, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 16 ottobre 1829, nella quale ringrazia del dono dell’“Antidoto” di Cesari; 10 Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Verona 24 dicembre 1829, nella quale, dopo averlo informato che non sa chi sia l’autore dell’articolo che si cela sotto la lettera “Z”, gli comunica che si terrà a Roma un’accademia in onore di Cesari; 11, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Firenze 15 agosto [1830: da annotazione a tergo]: è un biglietto nel quale lo avverte di essere andato a trovarlo senza successo; 12, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Roma, Pisa 10 dicembre 1830, nella quale gli chiede alcune iscrizioni e si duole di non avere da tempo sue notizie: “in Agosto decorso, trovandomi a Firenze, mi recai espressamente a ricercare al di Lei domicilio, come le avrà forse detto il Sig. Conte Leopardi”; 13, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 19 maggio 1831, nella quale lo ringrazia delle notizie sui mss. romani che trasmetterà all’abate Zanotti; 14, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Firenze 27 giugno 1833, con cenni su opere intorno a Cesari (il volume di Villardi e la vita del Cesari di Bonfanti); 15, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 28 luglio 1833, nella quale lo informa che gli invierà la vita del Cesari scritta da Bonfanti; 16, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 29 agosto 1833, nella quale chiede di avere sue notizie e di come deve comportarsi con “codesto Fraticelli”; 17, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 2 ottobre 1833 con cenni su un’edizione delle prose di Dante di Fraticelli e sulle “emendazioni” di Zanotti, pubblicate sul “Poligrafo” di giugno; 18, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 13 novembre 1833, ancora sull’edizione delle prose di Dante di Fraticelli; 19, Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi, Pisa 9 dicembre 1833, nella quale chiede informazioni precise “circa il Codice della Vita nuova” e lo consiglia di non contare “sopra il Zanotti, bravissima persona, ma l’indolenza stessa in persona; e se vi fidavate di lui, il primo fascicolo del vostro Vocabolario sarebbe ancora in potenza”; 20, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 16 dicembre 1833, dove lo informa che “restano sospese le mie determinazioni col futuro stampatore delle Prose di Dante” finché non avrà risposta da Manuzzi; 21, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 18 dicembre 1833, dove lo ringrazia delle informazioni sul “Codice della Vita nuova”, opera di Dante che vorrebbe stampare insieme al “Convito”; 22, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 23 dicembre 1833, ancora sulla stampa della “Vita nuova”; 23, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Pisa 19 febbraio 1834, sempre sulla stampa della “Vita nuova”; 24 Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, s.d., sul “3° volume del Cesari” (la lettera potrebbe essere del 1827: vd. in questo fascicolo la lettera 1); 25, Lettera di Alessandro Torri a Giuseppe Manuzzi a Firenze, s.d. [ma 1833?] con cenni alle opere su Antonio Cesari e con la richiesta di previsioni di stampa dell’epistolario del veronese.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci