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Scheda di archivio


Collocazione


Livello di descrizione

U. D. Manoscritto

Autore

N.I.

Titolo (incipit)

Invito allo stravizzo del 15 settembre 1697

Data

15 settembre [1697]

Consistenza

1 c.

Contenuto

Il ms. trasmette l'invito allo stravizzo dell'Accademia della Crusca per il giorno 15 settembre 1697. Eccone la trascrizione: «V[ostra] S[ignoria] Illustrissima è invitata allo Stravizzo dell'Accademia della Crusca per la Sera de' 15. Settembre nel Palazzo del Sig. Duca Salviati [Jacopo], e sarà contenta mandare nell'istesso giorno più Beccafichi, che può, e pagare al presente Latore lire otto». Sul verso della carta è presente il nome del destinatario: «All'Ill[illustrissi]mo Sig.r Commend[atore] fia Giulio Ginori» e in testa il timbro dell'Accademia della Crusca. Destinato dunque a Giulio Ginori, il biglietto contiene l’invito per una delle feste conviviali che gli Accademici organizzavano periodicamente nei palazzi più belli di Firenze, da quello dei Corsini sull’omonimo Lungarno, a quelli dei Salviati in via Ghibellina e degli Strozzi «al canto de’ Pazzi». Ogni anno infatti, in occasione della scadenza delle nomine dei magistrati, veniva indetto dagli Accademici lo stravizzo, convito in cui veniva letta una cicalata (orazione in burla su un argomento di poco conto) e si potevano muovere “accuse” contro i magistrati del seggio scaduto. In occasione di questi banchetti venivano servite pietanze prelibate e ricercatissime. Alla fine del Seicento, a giudizio del cruscante Francesco Redi, i conviti degli Accademici erano diventati particolarmente sontuosi e solenni.
La parola stravizzo deriva dalla parola serbocroata sdràviza (in grafia originale zdravica) che vale “brindisi, salute!”. Il termine, penetrato già nel Quattrocento a Venezia con il significato di ‘bevuta, banchetto’ e adattato in sdravìza, passò nel Cinquecento in Toscana, dove venne accostato al vocabolo vizio e trasformato in stravizzo. Nel Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1612, lo «STRAVIZZO è il mangiare, che fanno insieme le conversazioni allegre» (s.v. MERENDA).

Nomi

Duca Salviati [Jacopo]
Giulio Ginori
Severina Parodi

Luoghi

San Giuliano

Ordinamento

La carta non numerata è conservata in due fogli di carta velina, posti uno dentro l'altro. Sul recto del primo foglio è stata battuta a macchina da Severina Parodi la descrizione del documento: "15 settembre [1697]. È l'unico stravizzo tenutosi di [il] 15 settembre nel Palazzo Salviati (cfr. Cod. 25 a c. 33)".

Scheda a cura di

Fiammetta Fiorelli

Revisione a cura di

Elisabetta Benucci