SottoSerie
Atti dell'Accademia della Crusca 1819-1923
1819
1923
10 volumi
Accanto al Vocabolario, gli Accademici danno vita, fin dall’inizio dell’Ottocento, ai volumi degli Atti. Dieci importanti volumi, editi fra il 1819 e il 1923, che testimoniano le varie attività della Crusca, prima fra tutte i lavori per la quinta impressione del Vocabolario. Oltre i resoconti annuali, gli Atti raccolgono le lezioni tenute presso l’Accademia su argomenti di lingua e di letteratura e le commemorazioni e gli elogi degli accademici e soci scomparsi. Un materiale di grande interesse, dunque, che adesso viene offerto agli studiosi in versione digitale. Si potranno quindi seguire anno dopo anno i lavori per il Vocabolario e consultare i testi letti in Crusca da personalità quali Giovan Battista Niccolini, Giovan Battista Zannoni, Lorenzo Collini, Marco Tabarrini, Marco Minghetti, Isidoro del Lungo, fino alla lezione di Caterina Franceschi Ferrucci, la prima donna a essere eletta accademica della Crusca. Il primo volume uscì a «Firenze, Dalla stamperia Piatti» nel 1819: aveva il «Frullone» nel frontespizio, era dedicato al granduca Ferdinando III, e apriva con il saggio "Breve storia dell’Accademia della Crusca dalla sua fondazione sino a tutto il Marzo 1817 scritta dal Segretario Gio. Batista Zannoni". Il volume era strutturato in una prima parte che presentava una rassegna di documenti antichi legati alla quattro edizioni del Vocabolario e una seconda parte che pubblicava le lezioni tenute in Crusca dagli Accademici negli anni dal 1812 al 1817. È molto evidente che, essendo la prima pubblicazione che presentava l’attività della Crusca, gli Accademici avevano posto grande attenzione all’organizzazione e alla composizione del volume: uno sguardo al glorioso passato con l’edizione di carte antiche a documentare la storia dell’istituzione e uno sguardo al presente a documentare le attività in corso. Le difficoltà finanziare non permisero però di far proseguire speditamente la pubblicazione degli Atti. Il secondo volume, sempre con il «Frullone» nel frontespizio e dedicato al granduca Leopoldo II, uscì a Firenze ben dieci anni dopo; era cambiata anche la tipografia: si trattava adesso della «Tipografia all’Insegna di Dante». Il volume si poneva come la continuazione del precedente, pubblicando le lezioni accademiche tenute dal 1817 al 1821; seguì un terzo volume (Firenze, Tipografia all’Insegna di Dante, 1829) che dava alla luce le lezioni accademiche dal 1822 fino al 1827. Purtroppo nel 1830, dopo appena tre volumi, gli Atti furono sospesi. La loro pubblicazione sarà ripresa soltanto nel 1873 (Firenze, Coi tipi di M. Cellini e C.) e, con cadenza annuale, continuerà fino al 1923 (Firenze, Tipografia Galileiana), senza più il «Frullone» sul frontespizio.
Giovan Battista Niccolini
Giovan Battista Zannoni
Lorenzo Collini
Marco Tabarrini
Marco Minghetti
Isidoro del Lungo
Caterina Franceschi Ferrucci
stamperia Piatti
granduca Ferdinando III
Segretario Gio. Batista Zannoni
granduca Leopoldo II
Tipografia all’Insegna di Dante
tipi di M. Cellini e C.
Tipografia Galileiana
Firenze
Maria Poggi
Elisabetta Benucci