SubFondo
Attività della Crusca (1923-1997)
11 marzo 1923
1997
101 pezzi tra registri e raccoglitori (si contano in tutto più di 19.000 carte), la maggior parte dei quali delle seguenti dimensioni: 350x75x300.
I documenti raccolti in questo fondo testimoniano la storia e la vita dell’Accademia per buona parte del secolo XX, per la precisione per l’arco temporale 1923-1997, considerando anche qualche esempio di documento precedente (quali gli estratti dalle Gazzette ufficiali di fine ‘800) e successivo (come il quaderno di appunti di Severina Parodi). Un cinquantennio in cui le sorti dell’Accademia, la cui attività lessicografica si era interrotta proprio nel 1923, si intrecciano con gli eventi più importanti della storia d’Italia, dal fascismo alla seconda guerra mondiale, alla proclamazione della Repubblica, allo sviluppo politico, economico e culturale del Paese.
Dalle carte emergono informazioni sulla vita e sui lavori dell’Accademia e sulle sue intense relazioni con le Università italiane e straniere ed altri Enti culturali e Associazioni.
Il fondo contiene materiale eterogeneo, all'interno del quale si individuano le seguenti tipologie di documenti:
1. copie di decreti regi (anni ’30 e ’40), statuti, regolamenti interni all’Accademia della Crusca;
2. documenti amministrativi (preventivi di spesa, bilanci consuntivi, fatture, ricevute, ecc.) e fogli di conti;
3. resoconti, verbali di adunanze, relazioni sull’attività dell’Accademia e del Centro di Studi di Filologia Italiana richieste dal Ministero;
4. lettere autografe e comunicazioni dattiloscritte di accademici, professori universitari italiani e stranieri, persone legate agli ambienti colti fiorentini o italiani in generale;
5. biglietti d’auguri e cartoline;
6. materiale filatelico (buste e cartoline con francobolli);
7. opuscoli informativi (presentazioni di progetti editoriali, cataloghi di aziende);
8. inviti a convegni e relativi programmi;
9. cataloghi di oggetti d’arte appartenenti (o appartenuti) all’Accademia;
10. ritagli di giornale (articoli riguardanti i lavori e le pubblicazioni dell’Accademia della Crusca);
11. telegrammi;
12. fotografie;
13. prove di stampa per pubblicazioni patrocinate dall’Accademia.
Per quanto riguarda gli aspetti di contenuto della documentazione, si possono individuare le seguenti tematiche e caratteristiche principali:
1) "Relazioni interpersonali, attività, collaborazioni interne all’Accademia della Crusca". Lettere e resoconti fanno luce sui rapporti tra i vari accademici e sulle rispettive opinioni intorno a questioni di carattere organizzativo o riguardanti i progetti dell’Accademia, le ricerche di singoli studiosi, i lavori del Centro di Studi di Filologia Italiana;
2) "Rapporti e collaborazioni tra l’Accademia della Crusca ed Enti culturali italiani e stranieri (Università, Biblioteche, Accademie, Associazioni, società e case editrici, Centri di studio, ecc.)". Le carte rivelano intense relazioni epistolari tra l’Accademia e Associazioni culturali, Università, Accademie, Biblioteche italiane e straniere che sollecitano la partecipazione di accademici a mostre e convegni (molto frequentati Dante, Leonardo da Vinci, Galileo, Machiavelli) e loro interventi in occasione di conferenze, propongono collaborazioni editoriali, richiedono il prestito di codici e volumi e contributi in termini di oggetti d’arte e materiale d’archivio per l’allestimento di mostre;
3) "Rapporti tra l’Accademia della Crusca e il CNR" (corrispondenza, carte amministrative e documenti che permettono di ricostruire la storia legislativa della convenzione tra i due Enti);
4) "Corrispondenza tra l’Accademia della Crusca e il Ministero della Pubblica Istruzione". Dalle carte si ricavano informazioni sui rapporti ufficiali tra l’Accademia e le Autorità (e quindi sulla loro "evoluzione" dagli anni del fascismo fino alla fine degli anni ’60), e sul contesto socio-politico – sempre mutevole - in cui l’Accademia necessariamente deve muoversi per portare avanti iniziative e progetti;
5) "Pubblicazioni patrocinate dall’Accademia della Crusca". Da lettere di accademici, carteggi con case editrici, resoconti di vendita, domande di spedizione di volumi da parte di Istituti di cultura, emergono notizie sulle vicende editoriali, la diffusione e la fortuna dei volumi usciti per i torchi dell’Accademia (vocabolari, edizioni critiche, contributi pubblicati nel "Bollettino" del Centro di Studi di Filologia Italiana);
6) "Biblioteca e Archivio dell’Accademia". Relazioni ufficiali richieste dal Ministero, questionari dell’ISTAT, cataloghi ed elenchi offrono notizie sulla consistenza della Biblioteca e dell’Archivio dell’Accademia (a varie altezze cronologiche), e sulle politiche di gestione (normativa per il prestito e per l’acquisizione di materiale, orari, ecc.);
7) "Consultazioni linguistiche". Forse il settore più interessante di tutta la documentazione: persone di ogni ceto sociale e categoria professionale interpellano l’Accademia su questioni di lingua, di ortografia, di pronuncia; propongono neologismi e nuovi accostamenti di parole; chiedono opinioni sulla propria produzione poetica; si indignano di fronte a usi a loro parere scorretti della lingua, e protestano contro l’impiego aprioristico di voci straniere, cercando di trovare soluzioni per italianizzare forestierismi o sostituirli. Sono state trovate più di 200 lettere che testimoniano l’esistenza di quello che potrebbe essere definito come "Servizio di Consulenza linguistica ante litteram", non previsto dall’Accademia (come tengono a specificare gli accademici che di volta in volta rispondono) ma di fatto ricercato da una larga fascia di popolazione. La maggioranza delle lettere si concentra intorno agli anni ’50 e ’60, ma se ne trovano anche di epoca anteriore, risalenti agli anni ’30;
8) "Documenti notevoli"
a) Proposta di candidatura al Premio Nobel per Riccardo Bacchelli (lettera di Bruno Migliorini).
b) Cataloghi di oggetti d’arte appartenuti all'Accademia della Crusca e andati perduti, tra cui un ritratto di Gabriele D’Annunzio con dedica e firma autografa e un ritratto di Anton Francesco Grazzini.
c) Copie conformi di decreti regi sulla rinnovata legislazione relativa all'Accademia della Crusca (Regio Decreto del 1935), sulla presidenza di Guido Mazzoni e sulla nomina ad accademici di Michele Barbi, Luigi Foscolo Benedetto, Francesco Maggini, Guido Mazzoni, Giorgio Pasquali, Giuseppe Vandelli, Giulio Bertoni, Clemente Merlo, Vittorio Rossi, Alfredo Schiaffini (anno 1936); verbali di giuramento degli accademici suddetti e relative schede con data di nomina.
d) Protocollo ministeriale n. 797 con data di arrivo 17 febbraio 1940, sull'abolizione del "Lei" a favore del "Voi".
e) Lettera della Federazione Nazionale Fascista degli Industriali del Legno, con data 21 maggio 1938, in cui si invita l’Accademia della Crusca a fornire un adeguato corrispettivo italiano del termine francese "parquets".
f) Due comunicazioni ministeriali relative alla nomina ad accademico di Giovanni Gentile, e una copia conforme del Decreto Regio sulla suddetta nomina.
g) Una comunicazione del Migliorini a Raffaele Mattioli (Presidente della Banca Commerciale Italiana [lettera datata 2 luglio 1962]), in cui, oltre a fornire dati sulla consistenza della Biblioteca Pancrazi, si dà notizia dei ripetuti tentativi da parte della Biblioteca Comunale di Siena di acquistarne i volumi.
h) Documenti riguardanti le varie fasi redazionali della Convenzione con il CNR per il "Vocabolario storico" e il "Vocabolario giuridico" (modifiche di clausole, rinnovi), grazie a cui è possibile ricostruire la storia legislativa dei rapporti di collaborazione tra l’Accademia della Crusca e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (anni 1964-1970).
i) Lettere autografe di Giovanni Nencioni, Clemente Merlo, Gerhard Rohlfs, Riccardo Bacchelli, Mario Casella, Gianfranco Contini, Arrigo Castellani, Giorgio Pasquali, Franca Brambilla Ageno, Francesco Pagliai.
l) Copia dattiloscritta della "Relazione sul Vocabolario Storico della Lingua Italiana" (1955) redatta da Giovanni Nencioni.
m) Si segnala in particolare una lettera di Clemente Merlo datata 30 marzo 1955 indirizzata all'allora Presidente dell'Accademia Bruno Migliorini, nella quale lo studioso si mostra in completo disaccordo con quanto esposto nella suddetta "Relazione sul Vocabolario Storico della Lingua Italiana", di cui contesta sia la «forma» (eccesso di «neologismi», «locuzioni improprie», elencate di seguito nella lettera) sia la «sostanza».
n) Una «Relazione sui danni sofferti in conseguenza dell’alluvione del 4 novembre 1966» e una «Relazione sui danni recati alla Biblioteca e all’Archivio dell’Accademia in conseguenza dell’alluvione del 4 novembre», quest’ultima firmata da Giacomo Devoto.
o) Una relazione sull’attività dell’Accademia per gli anni 1941-1948 redatta da Luigi Foscolo Benedetto (Presidente dell’Accademia dal 1946 al 1949), caratterizzata dalla presenza di considerazioni personali sulla situazione politica di quegli anni e sull’operato di Mario Casella, alla quale fa seguito un resoconto più obiettivo di Bruno Migliorini (sempre relativo al periodo 1941-1948) sollecitato dal Ministero.
p) Relazioni annuali (bozze e copie dattiloscritte con correzioni a mano) sull’attività dell’Accademia della Crusca e del Centro di Studi di Filologia Italiana (anni 1941-1948, 1949, 1950, 1951, 1952, 1953, 1954, 1955, 1956, 1957).
q) buste contenenti le schede relative alle sedute di elezione degli Accademici o del Presidente Giovanni Nencioni.
r) fotocopie di documenti originali (quali alcune lettere di Alessandro Manzoni).
s) materiale amministrativo, quali fatture, preventivi e documenti vari.
Riccardo Bacchelli
Bruno Migliorini
Gabriele D’Annunzio
Anton Francesco Grazzini
Guido Mazzoni
Michele Barbi
Luigi Foscolo Benedetto
Francesco Maggini
Guido Mazzoni
Giorgio Pasquali
Giuseppe Vandelli
Giulio Bertoni
Clemente Merlo
Vittorio Rossi
Alfredo Schiaffini
Giovanni Gentile
Raffaele Mattioli
Biblioteca Pancrazi
CNR
Centro di Studi di Filologia Italiana
Giovanni Nencioni
Gerhard Rohlfs
Mario Casella
Gianfranco Contini
Arrigo Castellani
Giorgio Pasquali
Franca Brambilla Ageno
Francesco Pagliai
Giacomo Devoto
Severina Parodi
Alessandro Manzoni
Giulia Marucelli
Caterina Canneti
Ilva Gjermeni
Il fondo è costituito da 29 registri e 92 raccoglitori (di cui 10 vuoti) con all'interno documenti ordinati in cartelle e inserti; i raccoglitori sono collocati nell'Armadio B ("Fondo Novecento") della Sala delle Pale moderne.
Giulia Marucelli
Elisabetta Benucci