SottoFascicolo
Cartella n. [h]. Documenti ottobre 1964-giugno 1967.
6 ottobre 1964
19 giugno 1967
34 cc.
Cartella n. 9 (non segnata, n. [h]). La cartella, intestata «Opera del Vocabolario – Corrispondenza - Collaborazioni», contiene 34 cc., tutte comunicazioni epistolari. In particolare troviamo:
1) una lettera a Giacomo Devoto da parte dell’«Instituut voor Italiaanse Taal- en Letterkunde der Rijksuniversiteit te Utrecht»;
2) corrispondenza tra il Direttore del Centro Calcoli I.B.M. - Centro Nazionale Universitario di Calcolo elettronico di Pisa - e l’Accademia della Crusca, nella persona di Giacomo Devoto (2 lettere). Nella lettera del Direttore Aurelio Giovani si conferma l’adeguatezza dei locali di Villa di Castello come «sede di lavoro di sistemi elettronici IBM per la elaborazione di dati ed anche per la conservazione di ampi archivi di schede e di nastri magnetici»;
3) corrispondenza tra il Rettore dell’Università di Pisa (e Direttore del Centro Nazionale Universitario di Calcolo elettronico di Pisa) Alessandro Faedo e Giacomo Devoto (2 lettere; quella del Rettore in doppia copia). Nella comunicazione del Rettore si notifica l’ammissione dell’Accademia della Crusca all’utenza del Centro di Calcolo elettronico; in una delle due copie si legge in calce: «accluso alla lettera il Regolamento per l’uso del Sistema IBM e 3 schede (Nomina del Rappresentante, Lettera di presentazione, Scheda Richiesta IBM»);
4) una lettera (probabilmente di Giacomo Devoto) al «Prof. Dr. H. Neumann Präsident der Akademie der Wissenschaften», in lingua tedesca;
5) lettere di Giacomo Devoto indirizzate a:
a) Ignazio Baldelli (in calce però si legge, a matita: «La lettera non è partita. Il Prof. Duro prenderà personalmente accordi col prof. Baldelli»);
b) Carlo Galavotti (questioni pratiche riguardanti gli accordi con il «Centro di Gallarate» [Centro Automazione Analisi Linguistica]);
c) Luigi Gui, Ministro della Pubblica Istruzione (si parla dell’opportunità di un riconoscimento pubblico, da parte del Ministero, dell’operato del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in quanto ente finanziatore del progetto del Vocabolario storico);
6) una lettera di Giacomo Devoto, in lingua tedesca (non si conosce il destinatario, «Lieber Freund»), in cui si dà notizia dell'imminente partenza di Aldo Duro per Gottinga (sede di una fervente attività lessicografica finalizzata alla compilazione di un Vocabolario tedesco);
7) una lettera del filologo Friedrich Klingner a Giacomo Devoto, in lingua tedesca, in cui lo studioso esprime la sua soddisfazione per il proposito del Devoto, riferitogli da Gerhard Rohlfs («G. Rohlfs»), di recarsi a Monaco per acquisire informazioni sul metodo di lavoro seguito per la compilazione del «Thesaurus» (si tratta probabilmente del Thesaurus Linguae Latinae). Il Devoto (nominato tra l'altro Socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze, come si ricava dalla lettera) viene inoltre invitato, sembra di capire, a presentare l'attività lessicografica avviata dall'Accademia della Crusca (lavori per il "Tesoro della lingua delle origini" e per il Vocabolario storico) presso l'Università di Monaco;
8) corrispondenza tra Domenico De Robertis e Giacomo Devoto (2 lettere). Il De Robertis dichiara il suo sostegno al progetto del Vocabolario e il suo impegno a fornire per gli spogli lessicali testi e varianti delle "Rime" di Dante e di Cino da Pistoia;
9) missive dei soprintendenti degli Archivi di Palermo (su carta intestata «Soprintendenza archivistica per la Sicilia»), Messina, Caltanissetta, e della Sovrintendenza archivistica per la Lombardia (in cui viene menzionato Giovanni Spedale, nuovo Direttore dell’Archivio di Stato di Ferrara) a Giacomo Devoto, con unite tramite fermaglio metallico le lettere di risposta del Presidente dell’Accademia. I carteggi testimoniano l’intenzione del Devoto di assicurarsi l’appoggio e la collaborazione degli archivi al progetto del Vocabolario (segnalazioni lessicali e invio di testi per gli spogli). Di un certo interesse appare la lettera del soprintendente archivistico di Palermo Carmelo Trasselli, intenzionato ad offrire il proprio personalissimo contributo al progetto lessicografico dell’Accademia con testi da cui ricavare «terminologia giuridico-amministrativa» e tecnica (ad esempio, «i termini relativi alla canna da zucchero ed alle varie qualità di zucchero dal XV al XVIII secolo»);
10) lettere dei professori Mario Marti (Università di Lecce), Emilio Peruzzi (Università di Urbino), Raffaele Spongano (Università di Bologna) a Giacomo Devoto, con unite tramite fermaglio metallico le lettere di risposta di quest’ultimo. Dai carteggi emerge il proposito del Devoto di raccogliere contributi dai vari Enti culturali italiani in termini di risorse umane (studiosi per la compilazione del Vocabolario; nella lettera dello Spongano viene segnalato lo studioso Alessandro Campanelli) e di materiale per gli spogli lessicali;
11) una missiva del Direttore del Centro Automazione Analisi Linguistica di Gallarate («A. Russo») indirizzata a Giacomo Devoto, in cui si accetta un incontro ai fini di un’eventuale collaborazione per il progetto del Vocabolario;
12) una lettera manoscritta di Cesare Segre a Giacomo Devoto, in cui il Segre dichiara di non poter segnalare giovani disponibili a frequentare il Corso di Lessicografia dell’Accademia della Crusca finalizzato alla compilazione del Vocabolario, e in cui si suggeriscono «spogli decentrati (a Pavia) di tutta l’opera dell’Ariosto»;
13) una comunicazione ministeriale in cui si conferma il ruolo di Aldo Duro (in qualità di Direttore del Vocabolario) presso l’Accademia della Crusca;
14) una lettera manoscritta di Aldo Duro a Giacomo Devoto, al cui interno si trovano riferimenti alla «schedatura meccanografica» effettuata presso il Centro di Gallarate, che Aldo Duro consiglia di estendere «all’intero "Fiore"» («per ora ho limitato la schedatura a soli 20 sonetti»). Si accenna poi al «Convegno di Nancy della fine d’ottobre», in base ai cui esiti «si appoggerà la discussione se si debba o no ricorrere all’impiego dei mezzi meccanografici e elettronici per gli spogli»;
15) corrispondenza tra Giovanni Nencioni e Stanko Skerlj, professore dell’Università di Lubiana (due lettere), avente ad oggetto l’ammissione al Corso di Lessicografia dell’Accademia della Crusca della «dott.ssa Zuzek» (questa la grafia del cognome nella lettera del Devoto; in quella dello Skerlj si legge «Žužek»);
16) una lettera di Giovanni Grazzini a Giacomo Devoto (su carta intestata «Corriere della Sera»).
Giacomo Devoto
Cesare Segre
Aldo Duro
Giovanni Nencioni
Stanko Skerlj
Gerhard Rohlfs [G. Rohlfs]
Domenico De Robertis
Alessandro Faedo
Giovanni Spedale
Mario Marti
Emilio Peruzzi
Raffaele Spongano
Aurelio Giovani
Ignazio Baldelli
Carlo Galavotti
Luigi Gui
Carmelo Trasselli
Alessandro Campanelli
Giovanni Grazzini
Giulia Marucelli
Giulia Marucelli
Elisabetta Benucci