SottoFascicolo
Collocamento in pensione dell'Accademico Tommaso Gelli
13 luglio 1858
17 agosto 1858
14 cc.
La coperta esterna della cartella presenta la seguente intestazione originaria a penna: «1858. 30 Luglio. Gelli Tommaso. Sua giubilazione da Accad[emico] Residente». Sono contenuti i seguenti documenti: 1 – comunicazione dal Ministero della Pubblica Istruzione – firmata da Giuseppe Meini – all’Arciconsolo dell’Accademia, 13 luglio 1858. Si chiedono informazioni in relazione alla richiesta di collocamento in pensione dell’Accademico Sacerdote Tommaso Gelli, da questi attribuita a ragioni di salute e di anzianità; 2 – minuta di lettera dall’Accademia al Ministro degli Affari Esteri e incaricato del Ministero della Pubblica Istruzione Ottaviano Lenzoni, spedita al Segretario del Ministero della Pubblica Istruzione Giuseppe Meini, 14 luglio 1858. Si informa che l’abate Gelli, Accademico dal 1821, ha lodevolmente svolto i suoi compiti alla Crusca per trentasette anni. È stato perciò ritenuto dai colleghi unanimemente degno del collocamento in pensione; 3 – comunicazione dal Ministero della Pubblica Istruzione – firmata da Ottaviano Lenzoni e Giuseppe Meini – all’Arciconsolo dell’Accademia, 30 luglio 1858. Si trasmette copia autentica del decreto che sancisce l’esonero di Gelli dalla carica di Accademico Residente e Bibliotecario della Magliabechiana; 4 – comunicazione del Procuratore Generale alla Corte dei Conti Augusto Duchoque all’Arciconsolo dell’Accademia, 13 agosto 1858. Si chiedono informazioni sulla data di ammissione del Gelli alla Crusca, sugli eventuali passaggi successivi nell’ambito del suo servizio accademico nonché sullo stipendio ricevuto nell’ultimo triennio; 5 – minuta di lettera dall’Accademia al Procuratore Generale alla Corte dei Conti Augusto Duchoque, 17 agosto 1858. Si informa che Gelli fu eletto Accademico Residente nel 1821, passò tra gli Stipendiati nel 1831 e ha goduto negli ultimi tre anni di uno stipendio di lire 595.5.
Tommaso Gelli
Ottaviano Lenzoni
Giuseppe Meini
Augusto Duchoque
La cartella reca il numero 42 apposto con un timbro al centro della coperta esterna della stessa. Le 14 carte non risultano numerate; la terza, la quinta, l’ottava, la nona, l’undicesima e la tredicesima sono bianche.
Simone Lisi
Elisabetta Benucci