SottoFascicolo
Riduzione a 12 del numero degli Accademici Residenti con adeguamento degli stipendi
23 luglio 1859
26 settembre 1859
12 cc.
La coperta esterna della cartella presenta la seguente intestazione originaria a penna: «1859. 26 Settembre. Accademici residenti ridotti a dodici e loro nuovo stipendio di annue lire 1190.6.9. per ciascuno». Sono contenuti i seguenti documenti: 1 – minuta del 23 luglio 1859 di una lettera spedita dall’Accademia al Ministro della Pubblica Istruzione il 25 luglio 1859. Vista l’alta considerazione di cui gode presso il Governo della Toscana l’Accademia della Crusca, si richiede il riconoscimento onorifico ai membri della Crusca del titolo di Professori in Filologia dell’Università Pisana. Ciò richiamandosi al modello della Regia Accademia di Berlino, i cui soci ordinari godono del diritto di insegnamento in tutte le Università del Regno. Si domanda poi un adeguamento dei compensi ai Residenti della Crusca per le fatiche assegnate loro. Prima di scendere nel merito delle richieste si fa un excursus circa il numero degli Accademici e le loro retribuzioni a partire dalla ricostituzione accademica attuata da Napoleone. In particolare si fa riferimento al passaggio dai 12 ai 18 Accademici avvenuto durante il governo granducale, che ha comportato una diminuzione degli stipendi per i primi 12, a dispetto dell’aggravio di lavoro a loro carico. Si propone pertanto – in accordo con le nuove Costituzioni accademiche in attesa di approvazione governativa – il ritorno alle condizioni del periodo napoleonico, tanto nel numero degli Accademici quanto nel guadagno dei membri addetti al Vocabolario, che ormai rappresentano la totalità dei Residenti. Si prospettano perciò il ritorno ai 12 Accademici Residenti e il passaggio dalle attuali 595.4.9 lire loro destinate a 1190.6.9 lire annue. Si fa notare che l’aumento sarà compensato dalla cessazione delle spese per i contributi a vantaggio dei 6 accademici aggiunti in epoca granducale – chiamati non stipendiati – e per i gettoni di presenza. Allo stesso modo si puntualizza il mancato aggravio per l’Erario pubblico derivante dall’insieme delle modifiche proposte; 2 – due copie di un decreto del Governo della Toscana datato 26 settembre 1859, sottoscritto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno Bettino Ricasoli, dal Ministro della Pubblica Istruzione Cosimo Ridolfi e dal Segretario Generale Celestino Bianchi. La prima è autenticata dal Segretario del Ministero della Pubblica Istruzione Raffaello Nocchi, mentre la seconda risulta redatta il 24 ottobre 1861 da parte dell’Accademia e presenta la firma di Aurelio Gotti. Il decreto, prendendo atto della riduzione a 12 Residenti prevista dalle nuove Costituzioni della Crusca, sancisce l’aumento a 1990 lire, 6 soldi e 9 denari dello stipendio annuale per ciascuno di essi. La somma cumulata da questi 12 stipendi verrà inizialmente divisa tra i 14 Residenti ancora presenti, nell’attesa dell’avvenuta riduzione del loro numero secondo quanto prescritto dalle nuove Costituzioni.
Napoleone Bonaparte
Bettino Ricasoli
Cosimo Ridolfi
Celestino Bianchi
Raffaello Nocchi
Aurelio Gotti
Toscana
Berlino
La cartella reca il numero 78 apposto con un timbro al centro della coperta esterna della stessa. Le 12 carte non risultano numerate; la nona e le ultime tre sono bianche.
Simone Lisi
Elisabetta Benucci