U.D. Carteggio
Zannoni, Giovan Battista
Manno, Giuseppe
Lettera di Giuseppe Manno a Giovan Battista Zannoni
31 agosto 1831
2 cc.
Manno invia all’Accademia una sua opera [Della fortuna delle parole: libri due, Torino, 1831], dichiarando che non potrà forse meritare un giudizio favorevole di Zannoni ma quantomeno un ersame da parte sua. Sono trattate infatti materie aventi una strettissima correlazione con il perfezionamento della lingua italiana, capaci perciò di attirare l’attenzione di persone abitualmente dedite a studi sull’idioma toscano e impegnate nell’importante riforma del Vocabolario. Un’impresa che aggiungerà nuova gloria ad una società di letterati così benemerita per gli studi italiani. Il mittente si dice fiducioso di un interesse verso il suo libro anche per la benevolenza del Segretario, già manifestata nella ricezione di un’altra sua opera di diversa natura come la Storia di Sardegna. Manno riferisce infine che – in ogni caso – questo omaggio rifletterà almeno la propria venerazione per l’Accademia.
Il testo della lettera è seguito – nella carta successiva – da una bozza di risposta di mano dello Zannoni, datata settembre 1831. A nome dell’Accademia il Segretario notifica la ricezione del volume, ringrazia per l’invio dello stesso e se ne congratula con l’autore. Poi comunica che, a riflesso dell’ingegno di quest’ultimo, l’opera risulta provvista di dottrina, piacevolezza, eleganza, vivacità: tutto quello che insomma deve presentare un libro del genere.
Giuseppe Manno
Giovan Battista Zannoni
Torino
Sardegna
Simone Lisi
Elisabetta Benucci