U.D. Carteggio
Ciampolini, Luigi
Puoti, Basilio
Lettera di Basilio Puoti a Luigi Ciampolini
28 maggio 1844
10 cc.
Il documento apografo è intestato a penna: «Lettera scritta dal Sig. Marchese Basilio Puoti di Napoli Accad[emi]co Corrispondente della Crusca, al Sig. Cav[alie]re Luigi Ciampolini Accad[emi]co Residente della medesima». La lettera ha come oggetto il "Vocabolario degli Accademici della Crusca". A c. 1r è stato annotato a lapis l'anno "1844". A c. 2r si legge: «le scrivo questa lettera per dolermi con lei della nostra Accademia, la quale, dicendo di volere arricchir la lingua, par che la voglia vieppiù insozzare, o al tutto sformarla e distruggere». Il Puoti sostiene che per accrescere il tesoro della lingua non bisognerebbe andare oltre il sec. XVII, dato che allora la lingua si contaminò con l'"impetuoso torrente del gallicismo". Tra i contemporanei sarebbe poi da tener gran conto del Leopardi "ingegno veramente nobilissimo, dotto nelle greche nelle latine e nelle toscane lettere". A parte gli autori, gli Accademici vogliono prendere vocaboli anche dall'uso del parlare di Firenze e, il Puoti, spera allora che si tratti dell'uso del popolo e non dei dotti.
Basilio Puoti
Luigi Ciampolini
Leopardi
Vito Fornari
Giovanni Pietro Maffei
Francesco Serdonati
Napoli
Firenze
Si tratta di un fascicoletto, che è legato con nastrino bicolore rosso e bianco ed è costituito da 10 cc. numerate ora a lapis nell'angolo superiore destro con i nn. da 2 a 11.
Fiammetta Fiorelli
Elisabetta Benucci