U.D. Carteggio
Chiari, Alberto
Manetti, Aldo
Manetti, Aldo 3
26 giugno 1975
1 c.
Manetti è grato a Chiari per le “buone parole" e per il "giudizio lusinghiero” espressi sul suo operato, a dispetto di “tante invidie, meschinerie, malignità” di cui si sente oggetto nell’ambiente in cui lavora, presso l’Istituto Universitario di Bergamo, dove ricopre il ruolo di assistente del professor Pecoraro, che Chiari conosce molto bene. Gli riferisce di avergli inviato l’articolo che gli era stato chiesto, insieme ad altri estratti. Spera che nel prossimo anno accademico Chiari riuscirà a tenere una conferenza a Bergamo, città che nutre ancora una grande stima per lui. Gli porge i suoi saluti con affetto e con stima.
La lettera è stata adesso numerata con il numero 3.
Alessia Mainelli
Elisabetta Benucci