archivio digitale della Crusca
  • archivio della crusca

Scheda di archivio


Collocazione


Livello di descrizione

Fascicolo

Titolo

3. "Guasti Cesare 3"

Data Iniziale

10 marzo 1843

Data Finale

25 luglio 1850

Contenuto

Il fascicolo, intestato originariamente "Guasti Cesare 3", contiene: 1, foglio dattiloscritto con uno stralcio di una lettera del 22 ottobre 1849; 2, foglio dattiloscritto con tre stralci di lettere e un appunto, relativo alle missive del 17 maggio 1847, 8 gennaio 1844, 11 aprile 1844, 21 agosto 1845 e 21 marzo 1843; 3, “Bibliografia pratese compilata per un da Prato. Manifesto”: foglio a stampa con la proposta dell’editore Pontecchi (Prato, febbraio 1844); 4, (vecchia num. 43) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 27 giugno 1843 (sulla scelta di due iscrizioni proposte dal Guasti); 5, (vecchia num. 44) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 9 agosto 1843, con riferimento al cavalier Pezzana, che si professa estimatore del Manuzzi; 6 (vecchia num. 45) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 13 agosto 1843, dove si acclude una nota di opuscoli selezionati per una raccolta, fra i quali "Memoria sopra la camera lauretana", "Sulle cose vedute in Roma", "Vita del Gonzaga", "Sopra i beni grandissimi"; 7, (vecchia num. 48) Cesare Guasti al Manuzzi, 5 settembre 1843, con informazioni bibliografiche e editoriali, con la segnalazione di alcuni costi di stampa (del “Fiore”, di libri del Cesari); 8 (vecchia num. 47) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 1° settembre del 1843, dove lo informa della scelta di alcune opere, in vista di una loro edizione: "Le Bellezze", il "Terenzio", "l’Orazio" e le "Vite" del Vannetti e del Colombini, vorrebbe anche un esemplare della “Vita di Cristo”, dei “Fatti e delle Lezioni”, con riferimenti ad altri testi ("il Kempis"); 9, (vecchia num. 49) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 22 settembre 1843 (nella missiva si comunica l’invio del secondo tomo del "Fiore", si danno notizie sul cavalier Pezzana e si conclude: “Sarei mezzo disposto di venire costà per la solenne adunanza della Crusca: mi saprebb’ella dire il giorno?”); 10, (vecchia num. 50) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 27 settembre 1843; 11, (vecchia num. 52) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 14 novembre 1843, dove si discute su strategie editoriali che coinvolgono il Cesari; 12, (vecchia num. 53) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 27 novembre 1843, con riferimenti al cavalier Pezzana e a Pietro Giordani, che si sta occupando dell’“illustrazione delle Pitture del Correggio che incide il Toschi”; 13, (vecchia num. 61) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 24 marzo 1844, con notizie di una biografia del Petrini, che lui avrebbe voluto dedicare alla memoria del Montani, ma che i fratelli Petrini hanno intitolato al Prof Mazzoni: “da un vivo si spera sempre più che da un morto”; 14, (vecchia num. 65) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 26 febbraio 1844 (si dà notizia di aver trovato “un codicetto del 300” all’interno di una libreria privata, e di aver copiato la “leggenda della Cintola”); 15, (vecchia num. 73) Cesare Guasti al Manuzzi, s.d. (si accusa ricevuta dei paoli dati in pagamento); 16, (vecchia num. 70) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 4 settembre 1844 (lettera di accompagnamento per l’invio della “Bibliografia” e di “un altro libretto”; gli comunica i saluti del Giordani e del cav. [Angelo] Pezzana; 17, (vecchia num. 72) Cesare Guasti al Manuzzi, Prato 27 dicembre 1844 (con riferimento alla “Centuria VII delle Iscrizioni Muzziane” - venduta a cinque paoli ma acquistata dal Guasti a quattro paoli -; chiede inoltre il “Catalogo della Biblioteca dei Francescani di Padova”, che già gli ha fornito); 18, (vecchia num. 74) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 16 gennaio 1845, con riferimento ancora alla Biblioteca muzziana e alla Biblioteca francescana (v. lettera precedente); 19, (vecchia num. 73) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 5 gennaio 1845 (dove dà riferimenti sul costo dell’opera “Arzocchi” e sul numero di copie della “Centuria VII Muzziana”; 20, (vecchia num. 71) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 18 dicembre 1844 (dichiara l'impossibilità di trovare le “300 Iscrizioni muzziane”; ha diffuso “il Manifesto delle Lettere Cesariane”, che sembrano care a tutti: “tutti le vogliono ma a stampa fatta. Io non ho saputo dar loro tutto il torto”); 21, (vecchia num. 79) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 4 marzo 1848 (con notizie sull’invio e il pagamento di alcuni volumi); 22, (vecchia num. 77) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 21 agosto 1845; 23, (vecchia num. 62) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 11 aprile 1844 (si chiedono pareri su questioni editoriali, anche riguardo al Panziera edito dal Guasti; si accenna a ricerche lessicografiche del Guasti nel vocabolario del Manuzzi, in merito al lemma “risultato”; si segnala un post-scriptum di Francesco Frediani); 24, (vecchia num. 60) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 18 aprile 1844 (con riferimenti alla "Passio S. Eustachii" e ai “Fioretti” di San Francesco); 25, (vecchia num. 88) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, 22 ottobre del 1849 (si chiede se ci sono notizie da Verona, perché gli indugi del Cesari nuocciono allo “spaccio” delle sue opere, molto richieste); 26, (vecchia num. 85) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 3 febbraio [1849], (cfr. la data della risposta: 4 febbraio 1849), dove si dà nota dell’inoltro di una lettera ricevuta da Verona; vorrebbe inoltre vedere assicurati quei libri “prima che una nuova inondazione di croati torni a metterli in pericolo”; 27, (vecchia num. 86) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 21 marzo [1849], (cf. la data della risposta: 24 marzo 1849), dove sollecita l’intermediazione presso il Cesari per lo “spaccio di alcuni libri”; 28, (vecchia num. 84) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 4 gennaio 1849; 29, (vecchia num. 83) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 22 giugno [1847] (cfr. la data della risposta: 29 giugno 1847), con riferimento a Giuseppe Montani e alle “Memorie” pubblicate a Capolago; 30, (vecchia num. 60) Cesare Guasti a Giuseppe Montani, Prato 19 marzo 1844 (riferimenti alla “Bibliografia” e alle schede da rimettere alla Censura); 31, (vecchia num. 80) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 18 marzo 1848 (scrive che il padre ha chiesto tre copie delle “Bellezze” in compenso della legatura “ma se al signor Cesari parrà troppo si faccia una cosa di mezzo”; seguono riferimenti lessicografici su “Entramento” e su “Doreria”); 32, (vecchia num. 81) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 17 maggio 1847 (con richiesta dell’“Antidoto” del padre Cesari per un amico); 33, (vecchia num. 82) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 20 maggio 1847 (dove accusa ricevuta dell’“Antidoto” del Cesari); 34, (vecchia num. 64) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, 20 aprile 1844, (sulla datazione delle delle mura di Prato); 35, (vecchia num. 67) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, 2 maggio 1844 (cenni all’invio dell’“Apologetico” e del “Kempis” e all’inizio della stampa della “Bibliografia”); 36, (vecchia num. 51) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, 9 novembre 1843 (ringraziamenti per una copia del manifesto); 37, (vecchia num. 34) Cesare Guasti al Manuzzi, 10 marzo 1843 (con cenni a una serie di opere, agli opuscoli del Manuzzi, al Fiore, al Panziera; cenni anche al cavalier Angelo Pezzana e al Giordani); 38, (vecchia num. 78) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 14 gennaio 1848 (con riferimenti alla “Vita di G.C.”, che è di nuovo “sotto il torchio”; chiede per la sua biblioteca tutte le scritture classiche pubblicate dal Manuzzi, mentre ha già “il S. Bernardo e il S. Alessio e il Tobia”); 39, (vecchia num. 59) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 11 marzo 1844 (chiede “una descrizione puntuale del codice delle Metamorfosi volgarizzate, posseduto dal Ricasoli”); 40, (vecchia num. 91) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 25 luglio [1850], (data della risposta: 25 luglio 1850; 41, (vecchia num. 89) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 25 novembre 1849 (con richiesta: «Ditemi: alla voce “Cessare” in loco di “Schivare” la Crusca di Verona porta o no un esempio di Filippo da Prato? Se lo porta vuol dire che nella Tavola citerà l’opera. E questo è quello che volevo sapere”; 42, (vecchia num. 90) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 13 marzo 1850 (dove sollecita ancora per il padre l’invio di alcuni libri); 43 (vecchia num. 87) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato “l’ultimo di marzo 49” (dove comunica che leggerà con più attenzione le leggende; sollecitazioni a punteggiare in maniera diversa la Vita di S. Alessio, già pubblicata dal Manuzzi nel 1844); 44 (vecchia num. 46) Cesare Guasti a Giuseppe Manuzzi, Prato 25 ottobre 1843.

Scheda a cura di

Elisabetta Benucci

Revisione a cura di

Elisabetta Benucci