Fascicolo
78. “Bellini Filippo”
7 febbraio 1848
ante 10 febbraio 1852
Il fascicolo, intestato originariamente “Bellini F.”, contiene: 1, (già numerata 1 a lapis) Lettera di Filippo Bellini all’abate Manuzzi a Firenze, dalla Certosa di Parma, 7 febbraio 1848, nella quale esprime rammarico per non aver potuto incontrare, a Parma, né lui né Mortara; gli manda, tramite l’amico comune Curzio Adorni, una sua “bazzecola sul celebre Sully or ora ristampata”; 2, (già numerata 2 a lapis) Lettera di Filippo Bellini all’abate Manuzzi a Firenze, dalla Certosa di Parma 18 ottobre 1848, dove accusa ricevuta di un pacchetto di libri avuti tramite il cavalier Lopez; lo informa inoltre che le lettere del Giordani in suo possesso (e a lui stesso dirette) sono poche e assai brevi: tuttavia gliele trascrive in calce alla lettera; 3, (già numerata 4 a lapis) Lettera di Filippo Bellini all’abate Manuzzi a Firenze, dalla Certosa di Parma, 26 gennaio 1849, nella quale parla a lungo delle edizioni delle opere di Giordani; gli trascrive in calce le lettere inviategli dallo stesso Giordani e alcuni brevi scritti del piacentino per occasioni ufficiali; 4, (già numerata 3 a lapis) Lettera di Filippo Bellini all’abate Manuzzi a Firenze, s.d. e s.l., ma ante 26 agosto 1850 (che è la data di risposta annotata dal Manuzzi a tergo), con la quale gli chiede se ha ricevuto la lettera del 26 gennaio 1849 (dove trascriveva alcune lettere di Giordani) e gli “Opuscoli” ad essa allegati; 5, (già numerata 5 a lapis) Lettera di Filippo Bellini all’abate Manuzzi, “celebre lessicografo”, a Firenze, s.d. e s.l., ma ante 10 febbraio 1852 (che è la data di risposta annotata dal Manuzzi a tergo), con la quale gli annuncia l’invio di copie di lettere di Giordani; 6, Appunto manoscritto probabilmente di Adelia Noferi sulle lettere contenute nell’inserto.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci